Pensare Globale e Agire Locale

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martedì 27 dicembre 2011

GOVERNO: Costi della politica

Ok Camera a taglio vitalizi, no da Idv-Lega
Roma, 14 dic.  - Ora l'addio ai vitalizi parlamentari è ufficiale. L'Ufficio di presidenza della Camera infatti ha dato il via libera definitivo al sistema di calcolo contributivo, lo stesso previsto per la generalità dei lavoratori, che dal primo gennaio 2012 sarà applicato a tutti i deputati. Tale sistema sarà applicato per intero per i neo eletti e pro rata per chi già siede in Parlamento. Idv e Lega hanno votato contro perché, spiegano Silvana Mura e Giacomo Stucchi al termine della riunione, "è troppo poco, si poteva fare di più".

Con le nuove norme, decise lo scorso 29 novembre in una riunione tra Fini, Schifani e il ministro del Welfare, Elsa Fornero, deputati e senatori percepiranno la pensione non prima del compimento dei 60 anni per chi sia stato parlamentare per più di una legislatura e al compimento dei 65 anni per chi invece abbia versato i contributi per una sola intera legislatura.

Schifani: Ok unanime Senato abolizione vitalizi

Roma, 14 dic.  - "L'ufficio di presidenza del Senato ha deliberato all'unanimità la riforma dei vitalizi per i senatori, secondo i parametri noti". Lo ha annunciato il presidente del Senato, Renato Schifani, al termine della riunione. Aboliti quindi i vitalizi, ha confermato il questore Benedetto Adragna, i senatori passeranno al contributivo pieno da gennaio 2012 e potranno andare in pensione a 65 anni se hanno una sola legislatura al loro attivo o a 60 se hanno più legislature. "In ufficio di presidenza - ha aggiunto Schifani - c'è stato un ampio dibattito e piena condivisione".

Il vertice del Senato, stando a quanto raccontato da Adragna, ha anche deliberato un piccolo intervento sulla diaria dei senatori, riducendola in base alle assenze non solo in Aula, ma anche in Commissione. "Alla ripresa dei lavori - ha ribadito Schifani - ci occuperemo anche dell'adeguamento delle indennità e lo faremo senza arrenderci alle irragionevoli spinete dell'antipolitica".

Nel 2012 Camera risparmia e ridà a Stato 28 Mln

Roma, 22 dic. - Crescita zero nel 2012 per la dotazione della Camera dei deputati che l'anno prossimo restituirà all'Erario circa 28 milioni di euro. E' quanto emerge dal progetto di bilancio per l'esercizio 2012 e di bilancio pluriennale per il triennio 2012 - 2014 approvato all'unanimità dall'Ufficio di Presidenza riunitosi questa mattina.

I documenti di bilancio, informa una nota, evidenziano in particolare i seguenti dati: · la dotazione della Camera dei deputati resterà invariata sino al 2014, dunque per sei esercizi consecutivi. Ciò significa che, a fronte della rivalutazione dei prezzi dei beni e servizi acquistati sul mercato e dell'aumento dell'IVA, in termini reali le risorse messe a disposizione della Camera dei deputati continueranno a decrescere. In termini finanziari, inoltre, il rallentamento e il successivo azzeramento della dinamica della dotazione determinerà un minor onere per il bilancio dello Stato, nel periodo dal 2006 al 2014, pari a circa 390 milioni di euro; · alla "crescita zero" della dotazione per il prossimo triennio si accompagna la decisione di versare al bilancio dello Stato i risparmi conseguenti ai provvedimenti di riduzione della spesa adottati dalla Camera dei deputati. Tale decisione ha già portato al versamento all'Erario di un importo pari a 21.695.000 euro per il 2011. Nel progetto di bilancio 2012 sono previste restituzioni per 28.030.000 euro nel 2012 e per 26.530.000 euro nel 2013. Il progetto medesimo reca inoltre un'ulteriore posta a titolo di restituzione anche per il 2014, di importo pari a 4.130.000 euro, conseguente ai contributi straordinari di solidarietà su pensioni e vitalizi deliberati dall'Ufficio di Presidenza nello scorso mese di luglio; l'ammontare complessivo delle restituzioni supera gli 80 milioni di euro; · sulla base di questi dati di contesto, l'equilibrio per il triennio 2012-2014 è stato conseguito ricorrendo a tutte le risorse finanziarie presenti all'interno del bilancio a legislazione vigente, impiegando in particolare integralmente l'avanzo di amministrazione già assegnato agli esercizi 2012 e 2013 e riducendo considerevolmente l'ammontare dei fondi di riserva per le spese impreviste rispetto al triennio precedente; · quanto alle principali risultanze finanziarie, nel 2012 si prevede una diminuzione della spesa effettiva, riferita cioè al complesso delle spese correnti e in conto capitale, pari a -1,85 per cento rispetto al 2011, diminuzione che si attesta a -2,47 per cento se calcolata sul totale della spesa al netto delle quote da versare al bilancio dello Stato;

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