Pensare Globale e Agire Locale

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venerdì 16 dicembre 2011

GOVERNO: Il Parlamento approva la manovra Monti

Manovra: Via libera dalla Camera con 402 sì , passa al Senato

Contrari 75, astenuti 22. Via libera definitivo entro Natale

Manovra, Monti ringrazia poi punge Berlusconi: Macché disperato
Il Premier ai partiti: "Basta sacrifici? Dipende da tutti noi"

Ha ringraziato il Parlamento per il "prezioso contributo", è arrivato persino a toni da manuale di comunicazione, spiegando che "non devo dire 'noi' e 'voi' perchè siamo tutti accomunati dalla stessa intrapresa", ma alla fine Mario Monti non ha rinunciato alla franchezza, quasi irriverente quando alla fine ha replicato alle frasi di Silvio Berlusconi riportate oggi dai giornali: "Non mi sento assolutamente disperato". Il presidente del Consiglio si è presentato in Aula questa sera con il consueto tono garbato e un po' monocorde, ma ha messo in chiaro le cose che gli stavano a cuore: se serviranno o no altre manovre dipende "da tutti noi"; l'Italia rischiava, e in parte rischia ancora, il proprio benessere; le liberalizzazioni verranno fatte e anche sull'evasione si interverrà ulteriormente. La Lega ha rumoreggiato più volte, ma Monti ha alzato il tono di voce e ha proseguito.

Il presidente del Consiglio, insomma, ha difeso le norme 'salva-Italia' e ha esaltato il lavoro dei partiti, consapevole che il cammino da percorrere è ancora lungo: "Abbiamo tutti a cuore lo stesso obiettivo: operare per il bene dell'Italia, se tutti faremo il nostro dovere e continuerà il senso di responsabilità diffuso e consapevole non ho nessun dubbio che l'Italia si salverà". Diversi gli elogi al ruolo del Parlamento: "Abbiamo scelto di porre la fiducia sul lavoro prezioso delle commissioni e non su un emendamento governativo per segnalare il profondo rispetto per il lavoro del Parlamento".

Tanta attenzione nell'elogio del 'gioco di squadra', anche perché "il rischio è massimo, lo è stato e lo è ancora per certi versi. Mi permetto di ricordare a tutti noi la posta in gioco. Non si tratta di continuare a vivere più o meno come prima, al netto o al lordo di sacrifici. No, cari onorevoli. In assenza di questo intervento di emergenza sarebbero a rischio i risparmi degli italiani, soprattutto quelli piccoli, il benessere accomunato da generazioni". E ancora: "Sarà questa l'ultima manovra di sacrifici? Lo spero, dipenderà dal comportamento di tutti noi, dei cittadini in quanto produttori-contribuenti-consumatori, delle imprese, da chi sottoscrive i titoli di Stato, dalla nostra capacità di presentarci uniti e credibili ai mercati".

Monti ha dato un'indicazione su quanto c'è ancora da fare: le liberalizzazioni da proseguire, quelle nella manovra "sono solo un inizio"; la "fiscalità occulta" da combattere perché "alcuni cittadini gravano con extraprofitti sulla posizione" degli altri; il mercato del lavoro da riformare per "per favorire l'ingresso di giovani e donne, risorse sprecate". Quindi, la soddisfazione finale di replicare a Berlusconi: "Vorrei concludere con una nota di responsabile serenità. Ho letto stamattina 'Monti è disperato': ho fatto un rapido esame di coscienza, e per un attimo mi sono sentito colpevole perché non mi sento assolutamente disperato. Poi, svegliatomi un po' meglio, ho riflettuto un po' di più e quella parvenza di colpevolezza è sparita del tutto: non c'è nessun motivo di disperazione, per le istituzioni politiche e civili del nostro Paese".

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