Pensare Globale e Agire Locale

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martedì 6 dicembre 2011

PSI: C’è Socialismo e socialismo. Storia di uomini, di topi e di larghe intese

«Sacconi, Brunetta e Frattini aleggiavano sulla presentazione del "manifesto dei riformisti" di Stefania Craxi, tenutasi qualche giorno fa a Milano.
Su tutti incombeva il fantasma di papà Bettino.
Ma Bettino ha una duplice valenza. Vi è il primo, l'uomo di partito, colui che combatteva sezione per sezione, quello che ha preso una compagine sull'orlo della scomparsa e, con scelte coraggiose, ne ha fatto l'ago della bilancia della politica italiana. Vi è un secondo Craxi, uomo di governo, persona satolla di potere ed a tratti arrogante che aveva perso di vista la sua missione originaria. Sotto la sua ombra opportunisti d'ogni sorta si sono insinuati nel partito. Queste stesse persone, quando hanno visto, dopo tangentopoli, che non c'era più trippa per gatti, si sono allontanati velocemente scomparendo laddove vi era formaggio in abbondanza.
Il topo, si sa, quando la nave affonda è il primo a mettersi in salvo; il topo tardo "socialista" ha la particolarità di non si accontentarsi di un salvagente o di una vile scialuppa; vuole essere salvato dal panfilo. Così gran parte dei craxiani del secondo periodo è transitata a destra, con Silvio Berlusconi. Ora che la nave del Berlusconismo affonda i topi si sono ritrovati; la nave resterà a galla per un'altro pò; più o meno il tempo del governo Monti. C'è tutta la calma per decidere, insieme, da quale panfilo farsi salvare.
Intanto, si brinda, ci si complimenta, ci si chiama "compagno", si inneggia ad un "socialismo liberale" ancora più feroce del Tatcherismo.
Si brinda di nuovo, si raccontano gli aneddoti dell'ultimo pellegrinaggio ad Hammamet, si chiama in causa il "senso dello stato" ed il "bene del paese" in nome dei quali giustificare gli ultimi e futuri giochi di prestigio.
Questo accade anche a Civitavecchia.
La rete dei cittadini, già "rete socialista dei cittadini", in cui militano molti ex socialisti, è passata ufficialmente alla corte di Gianni Moscherini. La tattica è quella già vista delle "larghe intese", ovvero il superamento delle ideologie e degli steccati politici in vista del "fare" e del "bene della città".
In altri termini la rete dei cittadini fa proprio lo snaturamento della politica, che dovrebbe essere anzitutto idea di un futuro, appiattendosi sulla "pratica della politica", che è semplice caccia alla poltrona. Non è un dualismo filosofico tra teoria e prassi, ma una scelta precisa tra il portare avanti un'idea, che per noi del Psi è libertà e giustizia sociale declinata sia a livello nazionale che a livello locale e non è l'andare a zonzo seguendo l'opportunità.
Piccoli Sacconi crescono ... e ben presto, transitando attraverso Moscherini, approderanno alla corte di Stefania Craxi.
Il socialismo, e su questo vorremmo essere chiari, è solo, esclusivamente di sinistra.
I socialisti, quelli veri, non aderiscono a "larghe intese", ma sono parte costitutiva e vitale dell'alternativa di centro sinistra.
Sia a Civitavecchia che a livello nazionale.
I socialisti onorano la memoria di Craxi consegnandola al giudizio inflessibile della storia, non deponendo fiori su di una tomba.
I socialisti hanno ideali e li praticano; non inseguono un fantomatico e malleabile a piacere "bene della città" o "senso dello stato" in nome dei quali giustificare l'ingiustificabile.
L'invito è quello di diffidare dalle imitazioni ...     (Mario Michele Pascale)

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