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domenica 29 gennaio 2012

Crisi/UE: Per il belga 'Le Soir' Monti ha già cambiato l'Europa

"Nuovi equilibri grazie a lui contro il direttorio Merkozy"

Bruxelles, 28 gen. - Dopo l'articolo del 'Financial Times' di ieri con il titolo "l'Europa poggia sulle spalle di Monti", è il belga 'Le Soir' a pubblicare oggi un paginone sul ruolo nell'Ue del premier italiano, ponendo l'accento sulla sua capacità di 'sparigliare' il gioco del direttorio franco-tedesco. "Mario Monti, l'alternativa a Merkozy", segnala il richiamo in prima pagina.

L'articolo, con il titolo "Mario Monti ha già cambiato l'Europa", occupa due pagine interne e contiene anche uno specchietto in cui si prospetta una possibile candidatura di Monti a succedere nel 2014 all'attuale presidente del Consiglio europeo, il belga Herman Van Rompuy, dopo il suo rinnovo per due anni e mezzo, dato per scontato.

Il premier italiano, spiega l'autore dell'articolo, Maroun Labaki, "ha già, in modo molto sottile, scombinato i giochetti del direttorio Merkel-Sarkozy. E grazie a lui dei nuovi equilibri stanno apparendo in seno all'Ue. Se ne avrà la prova lunedì prossimo, al vertice dei Ventisette".

"Evidentemente, il contrasto con il suo predecessore, Silvio Berlusconi, non spiega tutto: in qualche settimana, Mario Monti si è imposto come un attore chiave sulla scena europea. E, da ogni parte, non si contano più gli elogi per lui", si legge nell'articolo, che cita diplomatici, giornalisti, e politici europei (in particolare dirigenti eurosocialisti e dei Verdi), oltre alle posizioni prese pubblicamente da Van Rompuy sulle riforme "impressionanti" già compiute in poche settimane dal nuovo governo, e dal presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, secondo cui Monti sta compiendo "una rivoluzione democratica del sistema".

La presidente dei Verdi europei, Monica Frassoni, sottolinea che, nonostante non sia molto lontano da Merkel "dal punto di vista ideologico", Monti "non è per niente d'accordo con l'idea che il rigore sia l'unica soluzione", e ricorda che già da quando era commissario europeo, il premier italiano si è dichiarato a favore degli eurobond e dell'esclusione della spesa pubblica per investimenti produttivi dal calcolo del deficit nel Patto di Stabilità. Il neo capogruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, l'austriaco Hannes Swoboda definisce l'arrivo di Monti "un progresso enorme" e parla del premier come di "un possibile alleato" sulle questioni istituzionali e sociali. Potrebbe avere "un ruolo molto importante", conclude Swoboda, nel "costruire un ponte fra destra e sinistra" al livello europeo.

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