Pensare Globale e Agire Locale

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martedì 17 gennaio 2012

C. S. C. : Chivasso, countdown per De Mori

Imminenti le dimissioni del sindaco, a neppure un anno dalle elezioni. Problemi di salute e gli alleati vanno in pressing. In caso di voto il Pdl sarebbe pronto a puntare ancora su Matola

Sarebbe ormai questione di giorni. Il sindaco di Chivasso Gianni De Mori (nella foto) a neanche un anno dalla sua elezione, sarebbe sul punto di dimettersi. L’ulteriore aggravamento delle sue condizioni di salute, in seguito al quale sarebbe recentemente tornato in clinica, avrebbero convinto sia lui che il suo partito a un passo indietro.
Per preparare nel migliore dei modi una nuova campagna elettorale, ma soprattutto per ristabilire almeno una parvenza di normalità in una città da mesi al centro di cronache poco edificanti e di scossoni giudiziari.

Nei giorni precedenti al Natale il prefetto di Torino Alberto Di Pace ha istituito una commissione d’inchiesta per approfondire i presunti rapporti tra mafia e politica, in seguito a quanto emerso dall’inchiesta Minotauro e all’arresto del vice segretario dell’Udc cittadino Bruno Trunfio (in cella con il padre Pasquale, capocosca locale, e il fratello Giusep­pe). Una città nella quale affari e potere politico hanno spesso viaggiato a braccetto, dove il voto etnico e “tribale” rappresenta una fetta particolarmente significativa della torta elettorale. Già nella cosiddetta Prima Repubblica, dove il malaffare allignava prepotentemente nella cittadina dei nocciolini.

Nella coalizione di centrosinistra, tra coloro che ormai da settimane spingono per le dimissioni del sindaco c’è l’Italia dei Valori: «Rispettiamo il dolore e la sofferenza di un uomo – è la doverosa premessa della senatrice Patrizia Bugnano – ma non si può continuare a tergiversare, lasciando la città senza guida». Lunedì sera i dipietristi chivassesi si riuniranno in un direttivo al termine del quale, con ogni probabilità, scatterà l’ultimatum. Intanto il Pd attende di incontrare il sindaco per ascoltare le sue intenzioni, ma ormai in tutti si sta imponendo il pensiero che le dimissioni e le elezioni in primavera siano l’unica strada: «E’ necessario prendere una decisione con grande senso di responsabilità. Non si può amministrare senza un sindaco» taglia corto la consigliera regionale Gianna Pentenero, la più fiera sostenitrice di De Mori quando un anno fa la coalizione era alla ricerca di un candidato.

E intanto, il centrodestra si frega le mani, pronto a tornare in campo. «Dimissioni? Se ne sente parlare e sarebbe ora» dice il parlamentare del Pdl Andrea Fluttero, ex primo cittadino. Poi aggiunge: «Da tempo si sa che il sindaco, purtroppo, non sarà in grado di rientrare, ma il centrosinistra non vuole lasciare Palazzo Civico». E se nel centrosinistra “del doman non v’è certezza” l’altro fronte è già pronto a schierare nuovamente l’ex sindaco Bruno Matola, sconfitto lo scorso anno da De Mori. «Se fosse disponibile, sarebbe certamente il nostro miglior candidato». Anche se, nel frattempo, avrebbe iniziato a cincischiare con l'ala "ribelle" di Vito Bonsignore. Peraltro, in compagnia dei suoi ex assessori Enzo Falbo e Mario Marino. (Bruno Babando “lo spiffero” 14.01.2011)

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