25/01/2012 -
“Tricolore e libertà sono un binomio intoccabile. E noi difendiamo quel tricolore e quella libertà con lo stesso orgoglio e la stessa dignità con cui lo abbiamo elevato di fronte a chi inneggiava alla secessione”. Sono le parole di Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito Socialista Italiano che stamattina era di fronte a Palazzo del Viminale, con alcuni membri della segreteria nazionale del Psi e una sessantina di manifestanti socialisti, per protestare contro quanto accaduto domenica scorsa in Piazza Duomo a Milano, durante la manifestazione della Lega Nord, dove un gruppo di militanti del Psi aveva portato in piazza uno striscione tricolore lungo trenta metri. La polizia lo aveva fatto rimuovere adducendo a “motivi di ordine pubblico”. “Il compito dei poliziotti avrebbe dovuto essere quello di difendere l’esposizione del tricolore – aggiunge Nencini – ma mi pare che si sia difeso chi lo ha contestato e censurato” “La lega di Umberto Bossi è quel partito che ha promesso di più e mantenuto di meno – continua il segretario socialista - ha tradito il Nord e i suoi elettori. Non gli permetteremo di irridere l’Italia e di offendere i valori e simboli fondanti l’Unità nazionale”. Lo striscione del Psi è stato rimosso dai poliziotti di fronte al Viminale e poi fatto portare dall’altra parte della strada. I militanti socialisti, infine, vengono identificati: “speriamo – commentano – che sia stato fatto lo stesso per chi ha censurato il tricolore”. Sulla vicenda è stata presentata – come già annunciato dal Segretario- una interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. Ieri, primo giorno utile per presentare l’atto a Palazzo Madama, il senatore socialista Carlo Vizzini ha dato seguito alla promessa.
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