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sabato 18 febbraio 2012

ITALIA: Berlusconi e Bersani, duello sull'articolo 18

Per l'ex premier non è un tabù. Secondo il segretario del Pd, invece, è estraneo al problema lavoro

 

Roma, 18 feb.  - E' ancora articolo 18. Mentre governo e sindacati duellano su Cigs e sussidi di disoccupazione, i partiti si dividono sullo spinoso tema della modifica dello Statuto dei lavoratori. Oggi sono i due big della maggioranza, Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi, a dibattere sull'opportunità di modificarlo, con il leader democratico convinto che si tratti di un tema "estraneo ai problemi del lavoro" e con l'ex premier aperto invece a modifiche.

La cassa integrazione straordinaria non deve essere eliminata in questo periodo di crisi, ha sottolineato Bersani, convinto anche della necessità di tutelare l'articolo 18: una eventuale modifica ha "poco o nulla a che fare con i problemi che ha adesso il mercato del lavoro". "Alla fine, come abbiamo sempre detto, ci sarà una manutenzione della gestione di questo articolo che ha poco o nulla a che fare con i problemi che ha adesso il mercato del lavoro. Finalmente - ha proseguito - chiusa quella trattativa si tratterà del tema vero cioè come diamo un po di lavoro. Un tema intorno al quale ancora stiamo ancora girando intorno". Il segretario democratico ha anche assicurato che sulla riforma il Pd valuterà le risposte che verranno dal Tavolo tra Governo e parti sociali per poi discuterne in Parlamento qualora non vi fosse un accordo condiviso.

Di diverso avviso, sulla materia, il leader del Pdl e predecessore di Monti, Silvio Berlusconi. Di articolo 18 "se ne deve poter discutere, non può essere un tabù". Intervista dall'agenzia di stampa spagnola Efe, il Cavaliere ha aggiunto: "A suo tempo noi proponemmo di modificarlo almeno per i nuovi assunti, ma la reazione, soprattutto dei sindacati, fu furibonda. Alla fine quest'idea è tornata. Produttività, crescita e occupazione, così come la fiducia dei mercati e degli investitori internazionali, dipendono in gran parte dalla riforma del nostro sistema di relazioni lavorative". A fargli eco, nel pomeriggio, il segretario pidiellino Angelino Alfano: "Abbiamo sempre sostenuto che ci voglia una riforma del mercato del lavoro nel nostro Paese, e che l'articolo 18 non sia un tabù. Tutto ciò non serve per licenziare di più, ma per assumere meglio".

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