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venerdì 24 febbraio 2012

ITALIA: Entrate da Imu Chiesa andranno a ridurre tasse

Ma non c'è quantificazione preventiva

Roma, 24 feb.  - La quota statale delle maggiori entrate derivanti dalla stretta sull'esenzione Ici/Imu degli enti non commerciali sarà destinata alla riduzione della pressione fiscale. Lo precisa la nota del governo, nella quale si sottolinea che l'emendamento presentato in Senato "determina effetti positivi sul gettito, anche alla luce del più efficace contrasto di fenomeni elusivi ed abusi che ne deriva. Tuttavia, in coerenza con il comportamento tenuto da questo Governo in casi analoghi, non si ritiene opportuno procedere ad una quantificazione preventiva delle maggiori entrate. Queste ultime saranno accertate a consuntivo e potranno essere destinate, per la quota di spettanza statale, all'alleggerimento della pressione fiscale".

Fisco/ Imu Chiesa in emendamento a dl liberalizzazioni

Ok da Cdm, Monti ha spiegato decisione al Quirinale

Roma, 24 feb.  - Sarà brevissimo e tendenzialmente 'blindato' l'iter parlamentare per il ripristino della tassazione degli immobili di proprietà della Chiesa: potrebbe diventare legge entro pochi giorni, infatti, a conclusione dell'iter parlamentare del decreto sulle liberalizzazioni. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato oggi un emendamento al decreto attualmente all'esame del Senato che scioglie, almeno è questa la convinzione che Mario Monti ha confidato ai suoi ministri, il nodo della procedura di infrazione dell'Unione europea contro l'Italia per il trattamento fiscale di favore sulle proprietà ecclesiastiche.

Martedì scorso il capo del Governo, che ha firmato personalmente la norma già vistata dalla Ragioneria generale, aveva annunciato che il provvedimento era "in dirittura d'arrivo". Ma l'accelerazione, con la scelta di inserire la norma in un provvedimento strategico che è già a buon punto nel suo percorso parlamentare, dovrebbe rappresentare, nelle intenzioni di Monti, una sorta di assicurazione contro le sabbie mobili di Montecitorio e palazzo Madama che un provvedimento ad hoc o comunque nuovo, come la riforma fiscale, rischiano di dover superare. Su un tema così controverso pressioni esterne e protagonismo di gruppi e singoli parlamentari possono mettere a rischio l'equilibrio della norma.

Secondo quanto hanno spiegato a Tm News fonti parlamentari di maggioranza, la visita di oggi al Quirinale del presidente del Consiglio è servita a verificare che l'inserimento dell'emendamento nel testo sulle liberalizzazioni rispettasse il richiamo lanciato ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla omogeneità degli emendamenti ai decreti legge.

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