Pensare Globale e Agire Locale

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domenica 26 febbraio 2012

RUSSIA PRESIDENZIALI: Catena umana a Mosca. Opposizione annuncia “caldo 2012”

Ci sono stati 10 fermi, un girotondo a due passi da Piazza Rossa

Mosca, 26 feb.  –A guardare le forze antisommossa dislocate vicino al Cremlino e in Piazza della Rivoluzione poteva andare molto peggio. Invece ci sono stati 10 fermi, qualche pupazzo raffigurante Vladimir Putin sequestrato, un girotondo a due passi dalla Piazza Rossa e decine di migliaia di persone a tenersi per mano a formare la catena di protesta contro il premier Putin, ex presidente e ricandidato il prossimo 4 marzo, nonchè favoritissimo nei sondaggi.

Quello che è emerso da questa domenica moscovita è che sarà un marzo caldo di proteste e "non solo marzo: tutto il 2012 sarà un anno politicamente molto caldo", ha detto Garry Kasparov, ex campione del mondo di scacchi e da sempre attivista anti Putin, rispondendo a una domanda di TMNews, mentre prendeva parte alla catena umana intorno al centro della capitale. Per completarla servivano 34-35 mila persone. Secondo l'opposizione ci sono riusciti, secondo la polizia no: erano 15.000 per le forze dell'ordine.

Tra passato e futuro, Mosca sta offrendo in questi mesi un'immagine totalmente inattesa. La protesta odierna era ispirata alla lunga catena umana che nel 1989 collegò le tre repubbliche baltiche, Estonia, Lituania e Lettonia, prima del crollo dell'Urss. Ma il punto di maggiore tensione non è stato sul primo anello viario intorno a Mosca, ma nei pressi del Cremlino dove il leader di estrema sinistra Sergey Udaltzov, la moglie Anastasia e i suoi hanno organizzato un girotondo. Sono stati lì i maggiori disordini e i fermi, a causa del tentativo di bruciare dei fantocci raffiguranti Putin. (di Cristina Giuliano)

Oggi catena umana anti Putin. Pronta controffensiva fan

Navalny e compagni dopo Pietroburgo tornano a Mosca

Mosca, 26 feb. - Per formare la catena umana sul primo anello stradale - il Sodovoe Koltzo - di Mosca servono 34.000 persone all'opposizione anti Putin. Per ora sul sito dedicato all'organizzazione dell'evento odierno - Grande anello bianco, accerchiamo il Cremlino - si sono iscritti in poco più di 7.000. Ma non è detto che alle 11 italiane il blogger Aleksey Navalny e compagni non riescano a colpire nel segno. Di sicuro i sostenitori del primo ministro e candidato al Cremlino si sono già mobilitati: hanno appeso alle case lungo tutto il raccordo una serie di manifesti con la faccia di Vladimir Putin e la scritta "Siamo Per Putin. E Basta!" e "Rete sostenitori Vladimir Putin".

La controffensiva però non si limita a questo: si attende anche una manifestazione pro Putin. Venerdì scorso dall'organizzazione della sua campagna elettorale si annunciava: i manifestanti si riuniscono a Piazza del Trionfo - ossia nel luogo da sempre negato all'opposizione - dopo di che si spargeranno per tutta la città. Nelle loro mani cartelli come: "Putin ama tutti" e "Alla vittoria di Putin manca una settimana".

Il tutto dopo che ieri, scandendo "Russia senza Putin!", Navalny, ma anche il leader dell'estrema sinistra Sergei Udaltsov e il campione di scacchi Garry Kasparov hanno raggruppato migliaia di russi in piazza a San Pietroburgo, città natale del loro acerrimo nemico, Vladimir Putin, comunque favoritissimo alle elezioni presidenziali del 4 marzo.

Nella Pietroburgo di Putin opposizione scesa in piazza

Per la polizia erano 800. Organizzatori parlano di migliaia

Pietroburgo, 26 feb. - Non solo Mosca, proteste anche nella città natale di Vladimir Putin. La marcia dell'opposizione "Per le elezioni giuste", tenutasi oggi a San Pietroburgo ha riunito circa 800 partecipanti, secondo la polizia di San Pietroburgo e della circostante regione di Leningrado. "L'azione si è conclusa senza incidenti," hanno detto dalle forze dell'ordine.

A sua volta, il rappresentante della sezione regionale del partito "Yabloko", che era uno degli organizzatori sostiene che i manifestanti erano molti di più. Il raduno e la marcia sono state concordate dalle autorità cittadine. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti del Partito Comunista russo (Kprf), "Jabloko - Mela", "Russia Giusta" e un numero dii movimenti sociali urbani e politici.

Tra i relatori c'era il candidato presidenziale di "Russia Giusta" Sergei Mironov, che dalla scena ha chiesto le dimissioni del presidente della Commissione elettorale centrale Vladimir Churov, e ha esortato tutti i russi a collaborare per realizzare elezioni senza brogli.

Putin accusa Usa: "ossessionati" da idea invulnerabilità

Ultimo articolo preelettorale, domani in edicola

Mosca, 26 feb.- Gli americani sono "ossessionati dall'invulnerabilità" e "in questo sta il problema". Esce domani a Mosca il settimo articolo programmatico del candidato al Cremlino Vladimir Putin, questa volta è dedicato alla politica estera e sarà pubblicato sul quotidiano "Moscow News". Putin, a meno di una settimana dalle presidenziali del 4 marzo, in particolare tocca il tema delle "primavere arabe", la situazione che circonda l'Iran e la Corea del Nord, le relazioni con la NATO e l'UE, le questioni della difesa e la politica degli Stati Uniti. "Gli americani sono ossessionati dall'idea di creare una situazione di invulnerabilità assoluta, che, faccio notare è utopistico e irrealizzabile, sia in campo tecnologico, sia in termini geopolitici, ma questo, infatti è l'essenza del problema", ha scritto il primo ministro, con chiaro riferimento alla questione dello scudo antimissile che gli Usa vogliono realizzare in Europa e che vede la Russia da sempre molto critica.

"Sono convinto che la sicurezza nel mondo può essere raggiunta solo insieme con la Russia, piuttosto che cercare di spingere per indebolire la sua posizione geopolitica" ha aggiunto. In precedenza, i giornali russi - da Vedomosti a Komsomolskaja Pravda - hanno pubblicato sei articoli di Putin. Il primo è apparso il 16 gennaio ed era la parte introduttiva del programma pre-elettorale.

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