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giovedì 16 febbraio 2012

USA: Laureati in legge e disoccupati fanno causa all'università

Intraprese 15 cause legali da 200 milioni di dollari

New York, 16 feb. - Un posto fisso, di questi tempi, non è facile da trovare appena usciti dall'università e la laurea tanto sudata è sempre meno una garanzia di lavoro. Non ci stanno 75 ex studenti universitari laureati in legge, che hanno intrapreso 15 cause legali da 200 milioni di dollari contro le rispettive università, accusandole di averli ingannati sulla situazione del mondo del lavoro per guadagnare sulle rette scolastiche.

"Spendere 150.000 dollari per l'università è stato un pessimo investimento", ha commentato uno degli ex studenti della Brooklyn Law School coinvolti nella causa rivolta alla Corte Suprema di Brooklyn. "Nonostante il mercato degli avvocati fosse saturo", ha aggiunto, "l'università ha continuato a promettere ottime prospettive lavorative per i futuri laureati". Il tasso di disoccupazione nei primi nove mesi dalla laurea, come si legge sul sito dell'università newyorkese, varia dall'88 al 98 per cento. Ma gli studenti hanno sottolineato che i sondaggi condotti dall'istituto tengono conto anche di chi ha un lavoro non legato al campo di studio.

L'iniziativa degli studenti aspiranti avvocati riporta alla luce il problema della disoccupazione, passato ultimamente in secondo piano dopo i passi in avanti fatti all'inizio dell'anno. Ma, secondo gli esperti, sarà difficile vincere queste cause contro le scuole, perché ci sono troppi fattori che contribuiscono alla disoccupazione, dalla situazione economica del Paese alle abilità dei singoli alunni.

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