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venerdì 16 marzo 2012

ITALIA: Camusso frena sulla riforma del lavoro “non siamo vicini a firma”

La leader di Confindustria: accordo non c'è ma siamo fiduciosi. Rivedere proposta su flessibilità in entrata

Firenze, 16 mar. - "Un confronto assolutamente difficile", così giudica la trattativa sul lavoro il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "Abbiamo colto un eccesso di entusiasmo - avverte nel corso di un intervento a Firenze - come se tutta la partita fosse già risolta e ci fosse solo da mettere una firma su un pezzo di carta. Noi non siamo né nell'entusiasmo né alle firme, perché vorremmo capire cosa davvero il governo mette sul tavolo".

Camusso lancia un aut aut: disponibilità a trattare se il governo "vuole dare una risposta vera alla precarietà e invertire la tendenza, introdurre l'universalità degli ammortizzaztori e se non parla di licenziamenti". D'altra parte, accusa Camusso,"siccome tutto questo noi non l'abbiamo ancora visto, credo che sia giusto dire che finché tutto questo non c'è non siamo né alla fase finale, né alla firma. Siamo a un confronto assolutamente difficile".

Dal canto suo il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, si è detta fiduciosa che si possa arrivare a un'intesa anche se sarà necessario rivedere la proposta sulla flessibilità in entrata perchè il rischio è quello di ridurre il tasso di occupazione invece che aumentarlo.

"C'è forte preoccupazione sulla flessibilità in entrata, il ministro (Fornero, ndr) ci aveva fatto vedere un testo alcuni giorni fa che avevamo sostanzialmente approvato - ha detto Marcegaglia - Il testo che abbiamo visto l'altro giorno non va bene perchè prevede, anche sulle forme di buona flessibilità, quindi apprendistato e contratti a termine, un aumento dei costi significativo, maggior burocrazia e soprattutto incertezza".

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