Governo: no a Hijab islamico o croce in istituzioni sicurezza
24 mar. - E' polemica in Libano per la decisione delle autorità di respingere un gruppo di nuove arruolate alle forze di sicurezza interne che si sono presentate con il capo coperto dall'Hijab, il velo islamico che copre la testa della donna. La tv satellitare saudita "al Arabiya" riporta oggi che la settimana scorsa un quarantina di giovane donne sciite selezionate tra altre centinaia di giovani "si sono presentate per lo svolgimento della prima seduta di esercitazione con il capo coperto dal velo violando le regole seguite da questa istituzione".
Interpellato dall'emittente saudita, una fonte governativa in condizioni di anonimato, ha fatto sapere che "una parte delle ragazze arruolate hanno accettato di togliere l'Hijab mentre altre 20 hanno insistito nel tenerlo e così non hanno svolto la seduta di esercitazione". La stessa fonte ha spiegato che "il sistema militare vige in tutte le istituzioni di sicurezza e vieta qualsiasi simbolo religioso come il Hijab oppure anche la croce cristiana ed altro ancora, e questo significa che le confessioni e le religioni devono stare fuori dall'esercito; noi non stiamo facendo altro che far applicare la legge".
Interpellato dall'emittente saudita, una fonte governativa in condizioni di anonimato, ha fatto sapere che "una parte delle ragazze arruolate hanno accettato di togliere l'Hijab mentre altre 20 hanno insistito nel tenerlo e così non hanno svolto la seduta di esercitazione". La stessa fonte ha spiegato che "il sistema militare vige in tutte le istituzioni di sicurezza e vieta qualsiasi simbolo religioso come il Hijab oppure anche la croce cristiana ed altro ancora, e questo significa che le confessioni e le religioni devono stare fuori dall'esercito; noi non stiamo facendo altro che far applicare la legge".
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