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lunedì 16 aprile 2012

ITALIA: Finanziamenti ai partiti, ABC: "Cancellarli un errore drammatico"

I leader della maggioranza firmano pdl che prevede misure per garantire controllo dei bilanci e trasparenza

Destra, Centro e Sinistra uniti e compatti a tavola all'ora della pappa

Roma, 16 apr. - "Cancellare del tutto i finanziamenti pubblici, destinati ai partiti, già drasticamente tagliati dalle manovre finanziarie del 2010-2011, sarebbe un errore drammatico, che punirebbe tutti allo stesso modo (compresi coloro che in questi anni hanno rispettato scrupolosamente le regole) e metterebbe la politica completamente nelle mani delle lobbies, centri di potere e di interesse particolare". Lo scrivono i leader di maggioranza Angelino Alfano (Pdl), Pierluigi Bersani (Pd), Pier Ferdinando Casini (Udc) che, insieme ai capigruppo dei partiti che sostengono il governo Fabrizio Cicchitto, Dario Franceschini, Gian Luca Galletti, Benedetto Della Vedova e Pino Pisicchio firmano la proposta di legge che prevede "Misure per garantire la trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti e dei movimenti politici", presentata il 12 aprile scorso.

"Il finanziamento pubblico dei partiti - secondo i firmatari della legge - presuppone regole certe che garantiscano la trasparenza e il controllo sui bilanci. Questa è la strada e bisogna intervenire rapidamente".

La proposta di legge depositata da Alfano, Bersani e Casini, che probabilmente già domani l'Aula della Camera deciderà se assegnare in sede legislativa alla commissione Affari Costituzionali come chiesto dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, ricalca esattamente l'emendamento presentato giovedì scorso al decreto in materia di semplificazione fiscale all'esame della commissione Finanze, poi dichiarato inammissibile dalla terza carica dello Stato. Si tratta di un solo articolo composto da nove commi dove si disciplinano i sistemi di controllo dei bilanci e le sanzioni ma si lasciano intatti i rimborsi elettorali, né si fa menzione della rata dei finanziamenti che i partiti dovrebbero ricevere a luglio e che la settimana scorsa Bersani aveva detto sarebbero slittati a settembre.

Sulla materia, scrivono i firmatari della legge nella relazione introduttiva del testo, "il punto è un altro: trasformare il finanziamento pubblico nella leva per riformare i partiti. Come ha ricordato Napolitano è necessario sancire per legge regole di democraticità e trasparenza nella vita dei partiti e meccanismi corretti e misurati di finanziamento della loro attività. La strada maestra è quella della discussione e dell'approvazione di una legge organica che trasformi i partiti in associazioni riconosciute, dotate di personalità giuridica, con precisi requisiti statutari". I leader di maggioranza ricordano che "presso la commissione Affari Costituzionali della Camera sono in discussione diverse proposte di legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione che approderanno in Aula nel mese di maggio.

Dell'ammontare dei finanziamenti, quindi, come annunciato la scorsa settimana si parlerà nell'ambito della discussione delle proposte di legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione. Con la legge firmata da Abc, invece, si legge sempre nella relazione introduttiva, "intendiamo approvare anticipatamente, nei tempi più rapidi possibili, una nuova normativa sulla trasparenza e sui controllo". "La proposta di legge - scrivono i firmatari Alfano, Bersani, Casini - se approvata, cambierà immediatamente le regole su alcuni aspetti cruciali della gestione finanziaria dei partiti".

Tra questi Abc segnalano:
1) I sistemi di controllo: "Sono rese obbligatorie per legge - si legge nella relazione - la verifica e la certificazione dei bilanci dei partiti da parte di società di revisione esterne e indipendenti. I controllo esterni dei bilanci, superando il sistema di verifiche meramente formali effettuate dai revisori nominati da Camera e Senato, sono attribuiti alla Commissione per la trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti politici. La Commissione, che ha sede presso la Camera dei deputati, è composta da tre componenti individuati nelle persone del presidente della Corte dei Conti, del presidente del Consiglio di Stato e del primo presidente della Corte di Cassazione, ciascuno dei quali si avvale fino a un massimo di due magistrati appartenenti ai rispettivi ordini giurisdizionali. La Commissione è coordinata dal presidente della Corte dei Conti".
2) Le sanzioni: "Chi agisce scorrettamente deve subire non una sospensione, come accade oggi, ma una vera e propria decurtazione dei rimborsi elettorali, pari a tre volte la misura dell'irregolarità subita".
3) La trasparenza: "Si abbassa da 50mila a 5mila euro la soglia oltre la quale i contributi ai partiti vanno dichiarati pubblicamente e i conti dei partiti vanno pubblicati obbligatoriamente in internet permettendo a tutti i cittadini di verificare dove i partiti si procurano le risorse e come le impiegano".

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