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lunedì 16 aprile 2012

ITALIA: Fornero «La riforma non piace? È normale»

Lavoro, il ministro: «Interveniamo su interessi contrapposti».
Lunedì, 16 Aprile 2012 - È tornata ancora una volta sull’articolo 18, ribandendo l’intenzione del governo di lavorare per la crescita del Paese. Così il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha aperto la Settimana dell'Economia all'università Lumsa, ribadendo una «piena sintonia» con l’esecutivo, allontanando l’ipotesi dimissioni e smentendo eventuali contrasti col ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera.
«Avremmo potuto fare una riforma del mercato del lavoro molto, molto più clamorosa», se composta «di due soli articoli. Di articoli ne abbiamo 72 perché la società è complessa». Ha detto il ministro Fornero, aggiungendo: «il risultato è che le parti, portatrici di legittimi interessi, sono entrambe insoddisfatte. Ma la riforma non si scrive in una stanza universitaria per un paper, va calata nella società e nella società ci sono interessi contrapposti».
COL GOVERNO PIENA SINTONIA. «Abbiamo appena chiuso un incontro sullo sviluppo, sulle prospettive di crescita e su quello che il governo può fare, oltre a quello che ha già fatto, per avviare la crescita e per togliere l'economia dalla recessione», ha detto il ministro. Riferendosi all'incontro di questa mattina a palazzo Chigi, Fornero ha dichiarato: «Abbiamo avuto una bella riunione di governo. Sono soddisfatta», ha aggiunto. Alla domanda se c'è sintonia, ha risposto «assolutamente sì».
NON ABBIAMO FACILIZZATO I LICENZIAMENTI. Il ministro è poi tornata a parlare di articolo 18, difendendo le sue proposte di modifica: «Lascio a voi giudicare se è un tradimento o una cosa ovvia se nel caso di manifesta insussistenza» del motivo alla base del licenziamento economico il giudice possa decidere il reintegro del lavoratore: «È ovvio». Fornero ha poi posto con una domanda provocatoria «Abbiamo dato carta bianca alle imprese per licenziare? No».

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