Pensare Globale e Agire Locale

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mercoledì 18 aprile 2012

ITALIA: Senato “sì al pareggio di bilancio in Costituzione”

Evitato il referendum confermativo. 235 a favore, 11 no e 24 astenuti.
E’ ufficiale: abbiamo perso la sovranità
Entra in Costituzione il principio del pareggio di bilancio.
Il Senato ha approvato con 235 sì, 11 no e 24 astenuti il ddl di riforma dell' art.81 della Costituzione che diventa così legge.
A favore hanno votato più dei due terzi dei componenti di palazzo Madama ed è stato così evitato il referendum confermativo.
HA VOTATO SÌ ANCHE MONTI. In aula anche il presidente del Consiglio Mario Monti, senatore a vita, che uscendo ha detto: «È un voto importante. Bisognava esserci e io c'ero».
A favore della riforma costituzionale si sono espressi Pdl, Pd, e il Terzo Polo (Udc, Fli e Api). Contrari invece Lega e Idv, astenuta Coesione nazionale-grande Sud. In segno di dissenso dal proprio gruppo non hanno partecipato al voto Mario Baldassarri (Fli) e Nicola Rossi (Misto). Si sono invece astenuti, anch'essi in dissenso dai rispettivi gruppi, Mauro Cutrufo (Pdl) e Massimo Garavaglia (Lega).
E' UFFICIALE: ABBIAMO PERSO LA SOVRANITA'
Cominciamo da cosa cambia:
1) Art 81. Cost: ”lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il ricorso all’indebitamento e’ consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali” tra cui sono incluse “gravi recessioni economiche, crisi finanziarie, gravi calamita’ naturali”
2) Art 97. Cost:  ”"le pubbliche amministrazioni in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilita’ dl debito pubblico”
3) Art 119. Cost: “Comuni, Province, le città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa nel rispetto dell’equilibrio dei relativi bilanci e concorrono ad assicurare l’osservanza dei vincoli economici e finanziari dovuti all’ordinamento dell’Unione europea“.
DUE CONSIDERAZIONI:
Prima considerazione:  la Golden Rule del pareggio di bilancio, così come formulata risulta debole e facilmente aggirabile dai partiti. Presto scopriremo quanto grave e permanente sia la crisi finanziaria e quanto gravi siano calamità naturali come ad esempio l’esondazione di una pozzanghera a Busto Arsizio.
Faccio notare che il pareggio di bilancio lo si può ottenere (e lo si otterrà in via esclusiva) anche aumentando le tasse con le tragiche conseguenze che osserviamo tutti i giorni. Manca del tutto la misura fondamentale che impone un limite preciso di Spesa Pubblica del 40/45% rispetto al PIL alle pubbliche amministrazioni. 
Seconda considerazione: mentre i media si stanno concentrando sull’articolo 81. Le altre 2 modifiche costituzionali (art 97. e art 119) di fatto legano quasi indissolubilmente l’Italia all’Unione Europea e ne subordinano la sovranità. Reputo un fatto GRAVISSIMO che il parlamento a maggioranza qualificata (cioè evitando un referendum confermativo) si sia permesso di introdurre una norma costituzionale che subordina le pubbliche amministrazioni, Comuni, Province e Regioni all’ordinamento e i vincoli economici dell’Unione Europea.
Signore e signori ieri nel silenzio totale dei media l’Italia ha perso la sua sovranità e anche la possibilità di uscire dall’Unione Europea e dall’Euro senza andare contro il suo stesso dettato costituzionale.
PDL, Terzo Polo e PD che hanno votato a favore di questa porcata ci hanno consegnati mani, piedi e portafogli all’ESM.
Siamo stati fregati. Formalmente il procedimento costituzionale ex-138 Cost. è stato rispettato, ma i signori della Politica hanno letteralmente svenduto (SVENDUTO) la sovranità economica, fiscale e monetaria a un organismo straniero non eletto da nessun meccanismo democratico  
Singolare il PD che a Parigi firma il documento del PES con Hollande contro il fiscal compact e in Italia lo approva.

Ancora una volta socialisti all’estero e antisocialisti in Italia. Nos compliments !

C’è un termine in italiano per questo comportamento: ambigui? O ipocriti?

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