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giovedì 19 aprile 2012

STATI UNITI: il Senato boccia la riforma fiscale

La Buffet Rule di Obama chiede tasse al 30% per i milionari.

I senatori repubblicani hanno bloccato la riforma fiscale voluta da Barack Obama, denominata Buffet Rule, che propone un'imposizione fiscale di almeno il 30% sui multimilionari.
Come ampiamente previsto, nella Camera Alta il testo non ha ottenuto i voti necessari per la sua approvazione. Si tratta di un provvedimento che la Casa Bianca da tempo ha definito come l'architrave per un minimo di giustizia sociale, in un Paese dove la segretaria di un miliardario come Warren Buffett paga un'aliquota fiscale più alta del suo datore di lavoro.
SONO MANCATI I 60 VOTI NECESSARI. La Buffett Rule è stata respinta dal Senato 51 a 45. In pratica i democratici non sono riusciti a ottenere i 60 voti necessari per sconfiggere il boicottaggio della legge da parte della destra repubblicana. Un voto che ha scatenato la reazione, a caldo, del presidente Barack Obama: «I repubblicani hanno scelto ancora una volta di proteggere gli sgravi fiscali per i pochi straricchi d'America, a spese del ceto medio».
«La Buffett Rule», prosegue la nota ufficiale della Casa Bianca,« è una proposta di buon senso. In un momento in cui abbiamo un grave deficit da coprire e ingenti investimenti da fare per rafforzare la nostra economia, semplicemente non possiamo continuare a perdere denaro in tagli alle tasse degli americani più ricchi, agevolazioni che non chiedono e di cui non hanno alcun bisogno».
Come insiste da mesi, Obama anche sottolinea che la sua proposta risponde «semplicemente a un principio di giustizia elementare, minimo».

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