Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


giovedì 26 aprile 2012

UE: Populisti alla carica

Da Grillo a Le Pen, dai Pirati ai neonazi: l'antipolitica avanza.
Giovedì, 26 aprile - Il dato è impressionante. Se gli italiani dovessero andare a votare, hanno previsto i sondaggisti, il 46% di loro si asterrebbe o diserterebbe le urne.
Dalle ultime rilevazioni di Renato Mannheimer, la fiducia verso i partiti è precipitata al 2% e ormai solo il 10% dei cittadini crede nel Parlamento. Per l'istituto di ricerca Demopolis, che pubblica stime più ottimistiche, in caso di voto tre italiani su 10 resterebbero a casa e il 22% non saprebbe che nome sbarrare.
L'ASCESA DI GRILLO. Eppure, nel nostro Paese è pronto a fare il pieno il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che, soffiando sui «partiti mentecatti» (parola del comico), è già al 7,5%.
In Francia, il primo turno delle presidenziali ha visto l'exploit della destra nazionalista di Marine Le Pen (17,9%). Così come in Germania, in pochi mesi, il partito dei Pirati si è gonfiato fino a insidiare il 13% dei Verdi, storico membro del parlamento. Un tedesco su tre ha pensato di votarli senza remore. Perché, secondo quanto detto dai due terzi, «stufo marcio dei partiti».
Mentre Atene - culla di resistenza e democrazia - alla vigilia del voto si è risvegliata incubatrice di movimenti xenofobi e neonazisti.
Insomma, dall'Italia alla Germania, dalla Grecia alla Francia, passando per la Gran Bretagna, nell'Europa spazzata dalla crisi è tempo di movimenti demagogici e populisti. Di destra e di sinistra.

Grecia: la destra anti Troika avanza al 14%

All'ombra del Partenone, il 6 maggio si vota per un governo politico al quale non crede più nessuno.
Secondo i pronostici, i due partiti storici - i socialisti del Pasok e i conservatori di Nea Dimocratia (Nd) - che prima della crisi raccoglievano l'80% dei voti, non arriveranno insieme al 40%.
LE ELEZIONI DEGLI OUTSIDER. Oltre la metà delle preferenze è invece appannaggio degli outsider dell'estrema sinistra - Syriza, i comunisti del Kke e Sinistra radicale - che non hanno messo la firma sui pacchetti di austerity.
Ma anche, a destra, dei frondisti di Nd Grecia indipendente (7%), che si sono rifiutati di accettare il diktat della Troika (Unione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale), dei nazionalisti di estrema destra del Laos (4%) e del movimento neo-nazi dei Chrysi Avgi (3%), che nella capitale ha organizzato le ronde anti-immigrati.
NAZISKIN IN PARLAMENTO. Nel 2012, hanno azzardato gli analisti, i naziskin greci potrebbero addirittura farsi eleggere in Parlamento. Un exploit, quello della destra xenofoba, che ad Atene è stato associato all'ascesa dei nazionalsocialisti di Adolf Hitler.
Ma non è l'unico paragone con le Ss balzato agli occhi, tra le macerie dello Stato sociale europeo.

Germania: i Pirati senza contenuti puntano sui «non votanti»

In Germania, l'analogia infelice con il nazismo è uscita dalle labbra del 27enne Martin Delius, pirata inesperto promosso - con le elezioni comunali di Berlino - a segretario per gli Affari parlamentari del movimento.
«Stiamo crescendo in fretta, proprio come il Partito nazista degli Anni '30», ha dichiarato ai media, scatenando un putiferio.
Aggredita verbalmente durante un talk show televisivo per essere «nazista, razzista e antisemita», la 24enne Marina Weisband, astro nascente dei Pirati altrettanto inesperta, ha avuto un crollo psicologico ed è stata trasportata in ospedale.
POPULISMO DA HACKER. Nati nel 2006 a Berlino da un nucleo di hacker di sinistra che si battevano per la Rete libera, i Pirati, in realtà, non sono neo-nazisti. Ma apolitici.
Un movimento che si è ingrossato rapidamente nel 2011, senza saper costruire, suo malgrado, una struttura di partito né adeguati contenuti politici. Presi dalla foga delle elezioni locali, gli hacker hanno cercato proseliti con annunci sui giornali e su internet, reclutando anche estremisti e fuoriusciti dal partito di estrema destra Npd.
PROGRAMMI COPIATI. Alla bisogna, i Pirati hanno anche scopiazzato i programmi elettorali, ammettendolo senza imbarazzi.
Quel che conta per i loro supporter, in compenso, non sono i programmi, ma il metodo. Come i grillini in Italia o i blogger egiziani, in Germania i pirati piacciono - a destra e a sinistra - perché sono un movimento di democrazia diretta, trasparente e aperto alla partecipazione, per quanto caotico.
E come in Italia, la maggior parte dei loro elettori sono «non votanti». Tedeschi, soprattutto giovani, che altrimenti alle politiche del 2013 non andrebbero alle urne.

In Francia e Gran Bretagna, caccia ai giovani traditi dalla sinistra

Anche il Front National (Fn) di Marine Le Pen, in Francia, ha un bacino di consenso composto da molti giovani. Nerd, nativi digitali, ma anche ragazzi svogliati e senza prospettive, catturati - hanno commentato i politologi - da slogan facili e programmi semplici.
Alla vigilia del voto, gli analisti d'Oltralpe hanno fotografato un popolo di 20enni disilluso dalla crisi, pronto a entusiasmarsi facilmente con chi dedichi loro un po' di attenzione.
LE PEN, INSEGUIRE I RAGAZZI. Ripulita la facciata del partito estremista fondato dal padre Jean-Marie, Marine ha saputo intercettare l'onda di protesta, promettendo impegno sociale per le nuove generazioni, oltre che lotta senza quartiere ai clandestini. E sfilando, non a caso, voti alla sinistra radicale di Jean-Luc Melenchon (11%).
I DISILLUSI INGLESI. La situazione non è molto diversa in Gran Bretagna. Qui, con il rapido eclissarsi dell'illusione della big society decantata dal premier tory David Cameron, sotto il peso di un'austerity feroce, ampi spazi politici possono essere colmati, più ancora che dalla sinistra laburista di Ed Miliband, in lieve crescita di consensi, dai partiti xenofobi e anti-sistema: il British national party e il National front.
La nota distintiva, a parte l'islamofobia è che - soprattutto per il British national party, celebrato negli Anni '70 e '80 - il loro elettorato si compone anche di sfiduciati della sinistra, che abboccano al richiamo delle politiche sociali pro-lavoratori e anti capitale che furono proprie del nazionalsocialismo. E che hanno fatto vincere Marine Le Pen.
In Italia, infine, dove si voterà nel 2013, resta alta (51%) la fiducia in Mario Monti.
IL VENTO DELL'ANTIPOLITICA. Ma è chiaro a tutti - oggi, con la crisi, come negli Anni '90, con il clima anti-immigrati cavalcato dalla Lega Nord - che il vento dell'antipolitca ha preso prepotentemente a soffiare. «I partiti ormai sono polvere. Stanno lì da 30 anni», sono dei «signor nessuno, che hanno vinto il biglietto della lotteria in Parlamento», ha gridato Grillo.
Mentre un sondaggio realizzato da Swg per la trasmissione Agorà ha rilevato: «I sostenitori del Movimento 5 Stelle hanno superato il 7%. Ma i potenziali elettori del comico sono oltre il 20%». (Barbara Ciolli)

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