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venerdì 13 aprile 2012

USA 2012. Obama «Nessun ricco paghi meno del 30%»

Il presidente Usa rilancia la tassa sui milionari: «È equa e giusta».

La stretta sui ricchi? Un elemento di giustizia ed eguaglianza. Così il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è tornato a parlare il 10 aprile di Buffet Rule, la tassa sui milionari, definendola un «principio di giustizia di base» e sottolineando come nessun reddito a sei zeri dovrebbe essere tassato con un’aliquota inferiore al 30%.
MILIONARI TASSATI MENO DEL 15%. Secondo le stime della Casa Bianca, i ricchi d’America hanno visto crollare l'aliquota imponibile del 50%, ai minimi dagli anni 1960, a fronte di un balzo dei loro redditi, che sono quadruplicati dal 1979.
Nel 2009 le 22.000 famiglie americane con un reddito annuale oltre 1 milione di dollari hanno pagato meno del 15% di tasse.
IL 16 APRILE SI VOTA IN SENATO. L'affondo di Obama è arrivato a meno di una settimana voto procedurale in Senato sulla Buffett Rule, in programma il 16 aprile, e non è escluso che indirettamente abbia mirato al candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, che nel 2010 ha pagato il 13,9% di tasse su un reddito di 21,7 milioni di dollari.
NESSUN RICCO PAGHI MENO DEL 30%. «La Buffett Rule è un principio in base al quale chi guadagna più di 1 milione di dollari l'anno non può pagare un'aliquota inferiore a quella della classe media», ha detto il presidente Usa sottolineando che il fatto che i milionari paghino meno della classe media «non solo non è giusto ma è anche economicamente non efficiente». Per questo è stato proposto che «nessun milionario paghi meno del 30% del proprio reddito».
«In un momento in cui agli americani si chiede di condividere sacrifici per consentire al Paese di continuare a effettuare investimenti cruciali necessari per far crescere l'economia», ha proseguito l’inquilino della Casa Bianca, «non è giustificato continuare a permettere che gli americani più ricchi godano di agevolazioni fiscali che consentono loro di pagare meno tasse».
«Affrontare queste ineguaglianze tramite una riforma fiscale che includa la Buffett Rule», ha chiuso, «può solo migliorare l'efficienza del sistema fiscale, scoraggiando comportamenti non appropriati».

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