Fallito il
vertice tra il capo dello Stato Papoulias e i partiti.
Politica in
panne, catastrofe economica dietro l'angolo.
Atene è sull'orlo del precipizio, per il terrore delle Borse europee: niente
governo, si torna alle elezioni. Di nuovo.
Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione tra il presidente della Repubblica greca Karolos Papoulias e i leader dei partiti eletti in parlamento per provare a formare un esecutivo tecnico.
Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione tra il presidente della Repubblica greca Karolos Papoulias e i leader dei partiti eletti in parlamento per provare a formare un esecutivo tecnico.
CORTO
CIRCUITO DI INTERESSI. Arroganza
e intransigenza alla base della (non) decisione, come ha commentato amaramente
Antonis Samaras, leader di Nea Democratia (centro-destra) che ha puntato il
dito contro «individui che forniscono argomenti ai nemici della Grecia per parlare
contro il nostro Paese».
Secondo il socialista Evangelos Venizelos «è colpa di qualcuno che ha messo i propri temporanei interessi politici al di sopra degli interessi della nazione».
Il riferimento è al partito di sinistra radicale Syriza, data per favorita in caso di nuove elezioni e che si è rifiutata di entrare in un governo di coalizione.
Kammenos dei Greci indipendenti ha addossato la responsabilità del fallimento dei colloqui a Nea Dimocratia e al Pasok (entrambi a favore di un governo di austerità filoeuropeo e pro-Memorandum) affermando che «altri partiti hanno scelto i nostri creditori piuttosto che una soluzione per il bene del Paese».
Secondo il socialista Evangelos Venizelos «è colpa di qualcuno che ha messo i propri temporanei interessi politici al di sopra degli interessi della nazione».
Il riferimento è al partito di sinistra radicale Syriza, data per favorita in caso di nuove elezioni e che si è rifiutata di entrare in un governo di coalizione.
Kammenos dei Greci indipendenti ha addossato la responsabilità del fallimento dei colloqui a Nea Dimocratia e al Pasok (entrambi a favore di un governo di austerità filoeuropeo e pro-Memorandum) affermando che «altri partiti hanno scelto i nostri creditori piuttosto che una soluzione per il bene del Paese».
PRESTO
GOVERNO AD INTERIM. A
confermare il ritorno alle urne è arrivato anche il comunicato ufficiale dell'ufficio
di presidenza: «Le consultazioni si sono concluse senza esito. Il 16 maggio si
terrà una riunione al palazzo presidenziale per decidere la formazione di un
governo ad interim per portare la Grecia alle elezioni». Tra le date possibili
quella del 10 o 17 giugno.
BORSA
DI ATENE A -4%.
Panos Kammenos, leader dei Greci Indipendenti, ha affermato che gli altri
partiti «hanno scelto i nostri creditori piuttosto che una soluzione per il
bene del Paese». L'estremo tentativo del capo dello Stato era arrivato dopo che
i leader eletti non erano riusciti a formare un governo in grado
di guidare il paese fuori dalla crisi.
La Borsa di Atene è precipitata a -4% e le banche hanno perso oltre l'8%.
La Borsa di Atene è precipitata a -4% e le banche hanno perso oltre l'8%.
RIMANERE
NELL'EURO. Al
termine della riunione dell'Ecofin, è arrivata la notizia della fumata nera sul
governo greco.
«Il voto anticipato in Grecia non cambia la situazione e Atene deve attuare il suo programma per rimanere nell'euro», ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble.
Rispettare i termini del salvataggio per rimanere nell'euro è per Schauble una condizione essenziale: «Nessun candidato responsabile può nascondere questo all'elettorato».
Ora è tempo di pensare al futuro: per il 16 maggio alle 13 è stata fissata una riunione al palazzo presidenziale, presieduta dal capo dello Stato, per decidere la formazione di un governo ad interim che porti la Grecia alle prossime drammatiche elezioni
«Il voto anticipato in Grecia non cambia la situazione e Atene deve attuare il suo programma per rimanere nell'euro», ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble.
Rispettare i termini del salvataggio per rimanere nell'euro è per Schauble una condizione essenziale: «Nessun candidato responsabile può nascondere questo all'elettorato».
Ora è tempo di pensare al futuro: per il 16 maggio alle 13 è stata fissata una riunione al palazzo presidenziale, presieduta dal capo dello Stato, per decidere la formazione di un governo ad interim che porti la Grecia alle prossime drammatiche elezioni
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