Pensare Globale e Agire Locale

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mercoledì 30 maggio 2012

GRECIA - Dominique Strauss-Kahn batte Lagarde

Perché la direttrice fa rimpiangere Strauss-Khan.


di Giovanna Faggionato
Mercoledì, 30 Maggio 2012 - Ora forse i greci lo rimpiangeranno,  Dominique Struss-Kahn. E con loro, magari tutti gli europei. Il 14 maggio 2011, quando è stato arrestato per stupro ai danni di una cameriera del Sofitel di New York, l'ex direttore del Fondo monetario internazionale stava volando a Berlino da Angela Merkel.
I due avrebbero dovuto discutere del pacchetto di aiuti alla Grecia e della possibilità di rivedere il memorandum imposto ad Atene dalla Troika di creditori internazionali.
Ma dopo l'arresto degno di una sequenza cinematografica, all'aeroporto John Fitzgerald Kennedy, con lui in manette sotto gli occhi increduli delle hostess e dei turisti, tutti gli equilibri sono cambiati.
LA SOTTILE CRUDELTÀ DI CHRISTINE. Ha preso il suo posto l'ex ministro delle Finanze francesi, Christine Lagarde, elegante 56enne dal fisico asciutto da ex campionessa di nuoto sincronizzato. Che è riuscita a superare indenne le iniziali critiche per la sua vicinanza a Nicolas Sarkozy.
Al timone dell'organizzazione di Washington, Lagarde si è allineata (o è stata costretta ad allinearsi) alle posizioni americane, favorevoli al sostegno pubblico allo sviluppo. Ma con i greci ha mostrato una sottile crudeltà. Ha negato solidarietà a bambini e giovani ellenici indigenti, in quanto figli di evasori impenitenti e l'ha detto dalla posizione scomoda di una che guadagnando quasi 500 mila dollari non paga nemmeno un centesimo di tasse sul suo lauto stipendio

Lagarde: uno stipendio netto da 470 mila dollari

Dalle colonne del quotidiano britannico Guardian, il numero uno del Fondo monetario ha spiegato di preferire i bambini africani a quelli ellenici. I primi infatti sarebbero assolutamente innocenti, i secondi, invece, sono indirettamente responsabili, perché la colpa della loro povertà ricade sui genitori evasori.
Le sue parole hanno scatenato reazioni politiche indignate – nonché 20 mila commenti sulla sua pagina Facebook -, ma soprattutto hanno solleticato la curiosità dei cronisti sulla dichiarazione dei rediti della lady dalla chioma candida.
RIBORSO DA 83 MILA DOLLARI. E le indagini hanno dato risultati, perché la Lagarde dà lezioni, ma non l'esempio. L'articolo 34 della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche la esenta, infatti, da ogni obbligo fiscale sul compenso, come accade al personale delle Nazioni unite.
L'amica di Angela Merkel percepisce uno onorario di 467.940 mila dollari netti, più un rimborso annuo di altri 83.760. Inoltre, stando al suo contratto quinquennale, ogni anno a luglio può ottenere un aumento. Insomma, una posizione un po' scomoda per impartire lezioni.

Le pressioni di Strauss-Kahn sulla Germania

Anche Strauss-Kahn, da direttore dell'Fmi non pagava le tasse sul reddito, ma per Atene sarebbe stato un creditore più comprensivo.
Lo dimostra il fatto che nel dicembre del 2010 propose di allungare i termini di restituzione del debito greco. E fece pressione sull'Unione europea e in particolare sulla Germania, per modificare il memorandum sottoscritto tra la Troika e il primo ministro George Papandreou, socialista come lui.
Per convincere i tedeschi della bontà della sua linea, andò a Berlino a incontrare i più importanti azionisti europei: i parlamentari del Reichstag. Parlava già di affiancare i sacrifici a misure per stimolare la crescita.
DIFESA ALL'AUTONOMIA POLITICA. Durante una sua visita in Grecia, chiarì che quelle del Fondo monetario erano linee guida, ma che le decisioni politiche sarebbero rimaste nelle mani del governo di Atene. Quando i greci lo accolsero come un nemico e scesero in piazza per protestare contro le sue ricette, commentò al quotidiano ellenico Kathimerini: «È una dimostrazione di sana democrazia».

Lo scheletro nell'armadio della direttrice dell'Fmi

Col senno di poi, l'arresto scenico di Strauss-Kahn - specie considerata la sua successiva liberazione  con la caduta di ogni capo di imputazione - suona sinistro. Anche senza avvallare le accuse di un complotto da lui sollevate, il destino dell'Europa avrebbe potuto prendere una piega differente.
Non che l'ex direttore fosse senza macchia: attualmente è imputato a Lille per sfruttamento della prostituzione organizzato: imbarcava sul suo aereo stuoli di prostitute professioniste. Ha altri processi in corso per violenza sessuale. Lo descrivono ossessionato dal sesso e, quantomeno, ha un rapporto controverso con le donne.
Ma anche l'attuale direttrice ha le sue ombre, anche se di tutt'altro genere. Riguardano, infatti, i suoi rapporti con i big del business, mentre era al ministero dell'Economia di Parigi.
I LEGAMI COL MAGNATE TAPIE. Ex avvocato di grido a Chicago, Lagarde è sotto inchiesta in Francia con l'accusa di aver favorito il magnate Bernard Tapie in un arbitrato tra l'uomo d'affari e la banca pubblica Crédit Lyonnais sulla vendita di Adidas: il capo di imputazione è «complicità nell'accaparramento di denaro pubblico». E c'è anche una sentenza del 2 dicembre 2010 che definisce illegale la decisione del suo ministero di bloccare un'indagine su Euronext, il principale operatore della Borsa di Parigi. A dimostrazione che anche i buoni maestri hanno qualche scheletro di troppo nell'armadio.

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