Pensare Globale e Agire Locale

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venerdì 18 maggio 2012

GRECIA - Gli elettori greci tornano verso centro-destra


Ultimo sondaggio: Nea Dimocratia e Pasok in vantaggio su Syriza.

Venerdì, 18 Maggio 2012 – Mentre l’Europa si prepara al probabile addio della Grecia, la situazione politica di Atene è in pieno fermento. Nelle ultime ore, dopo momenti di panico misto a rabbia, gli elettori greci sembrano aver capito che la responsabilità debba prevalere sui sentimenti.
E così hanno deciso di cambiare rotta rispetto ai  recenti estremismi anti-europei, sterzando verso il centro-destra nella speranza che la permanenza nell'Ue possa salvare il Paese dalla bancarotta.
NEA DIMOCRATIA IN CRESCITA. L'inversione di tendenza è stata fotografata dall'ultimo sondaggio nazionale, condotto tra il 16 e 17 maggio, secondo cui Nea Dimocratia dovrebbe ottenere il 26.1% delle preferenze (pari a 128 seggi compresi i 50 di bonus per il partito che ottiene la maggioranza relativa, prima ne aveva 108) mentre Syriza, la Coalizione delle Sinistre guidata da Alexis Tsipras, ne riceverebbe il 23.7% (circa 70 seggi, ne aveva 52).
COALIZIONE COL PASOK. Se questi pronostici fossero rispettati, il partito di Antonis Samaras avrebbe abbastanza seggi per formare un governo con il Pasok (socialista) anche se questo dovesse ottenere, come sembra, solo il 10% dei voti (30 seggi, ne aveva 41).

Samaras cerca di allargare il fronte a destra

Intanto sono riprese le trattative fra i partiti in vista delle nuove elezioni.
I leader di Nea Dimocratia (Nd) e di Alleanza Democratica sono molto vicini all'annuncio della collaborazione, mentre proseguono anche gli incontri fra dirigenti di Nd e quelli di Laos, il partito di estrema destra guidato da Giorgos Karatzaferis. Il tutto verso un'alleanza allargata delle forze di centro-destra.
SINISTRA SPACCATA. Diversa la situazione a sinistra, dove Fotis Kouvelis, il leader di Sinistra Democratica (Sd), ha definito Syriza «populista e irresponsabile, che flirta apertamente con l'uscita dall'Eurozona e il ritorno alla dracma».
EUROPA IN ALLERTA. Sul fronte dei rapporti tra la Grecia e l'Ue, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz si è recato ad Atene per un colloquio col capo di Stato ellenico Karolos Papoulias.
Schulz ha espresso rammarico per il fatto che in Grecia ci sia attualmente un'errata percezione dell'Europa che, a suo parere, è determinata dalla mancanza di dialogo fra i centri decisionali europei e il governo di Atene. «Dovremmo avere l'opportunità di dimostrare che noi non vogliamo soggiogare la Grecia bensì la vogliamo aiutare», ha detto Schultz.
PIANO UE CONTRO ATENE? Ma l'ipotesi di un 'piano' europeo per l’uscita della Grecia dall’UE e dalla moneta unica ha lasciato più di un'ombra sulle reali intenzioni di Bruxelles.

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