Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


venerdì 18 maggio 2012

ITALIA - Cgil, Cisl e Uil: «Stop all'Imu sulla prima casa»

«Subito più 400 euro di detrazioni, detassare i premi di risultato».
Venerdì, 18 Maggio 2012 - Cgil, Cisl e Uil sono pronti alla battaglia nella manifestazione del 2 giugno: i sindacati hanno precise richieste per il governo: aumentare di 400 euro le detrazioni per redditi da lavoro e pensione entro 55 mila euro, abolire l'IMU sulle prime case non di pregio per famiglie con un solo immobile, attuare la detassazione dei premi di risultato.
È annunciata una «svolta epocale» nella lotta all'evasione.
ABOLIRE LA TASSA, PIÙ DETRAZIONI. I sindacati hanno intenzione di affermare una forte volontà politica per «il ripristino della legalità fiscale».
Principio tradotto in una serie di misure concrete suggerite al governo, dalla riorganizzazione degli uffici e del sistema dei controlli a una modifica del sistema sanzionatorio.
Cgil, Cisl e Uil chiedono anche, interventi straordinari per l'occupazione e lo sviluppo: «La difficile situazione occupazionale rende necessario mettere all'ordine del giorno l'attuazione di politiche per la creazione di lavoro, a partire dall'emergenza della disoccupazione giovanile e femminile e dagli investimenti infrastrutturali materiali e immateriali».
RISORSE DA LOTTA ALL'EVASIONE. La proposta dei sindacati non si limita alle richieste, ma indica reali proposte anche su come finanziare le misure da mettere in campo.
Per esempio si potrebbe «utilizzare una quota significativa delle risorse recuperate nel 2012 dalla lotta all'evasione fiscale» e «istituire una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze» o «accelerare un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati».
TAGLI ALLA POLITICA. Senza dimenticare i tagli alla casta con cui si potrebbe «rendere più efficiente e meno costoso il sistema politico, razionalizzando i costi di gestione della pubblica amministrazione semplificando i processi decisionali».
Per Cgil, Cisl e Uil va anche riformato il sistema degli appalti e servono «interventi immediati di riduzione dei costi di funzionamento del sistema pubblico» con un blocco per due anni di tutte le consulenze e una riduzione del 20% «degli emolumenti di tutti i 24 mila componenti di consigli di amministrazione, di aziende, società ed enti strumentali delle pubbliche amministrazioni».
Cgil, Cisl e Uil sono pronti alla battaglia nella manifestazione del 2 giugno: i sindacati hanno precise richieste per il governo: aumentare di 400 euro le detrazioni per redditi da lavoro e pensione entro 55 mila euro, abolire l'Imu sulle prime case non di pregio per famiglie con un solo immobile, attuare la detassazione dei premi di risultato.
È annunciata una «svolta epocale» nella lotta all'evasione.
ABOLIRE LA TASSA, PIÙ DETRAZIONI. I sindacati hanno intenzione di affermare una forte volontà politica per «il ripristino della legalità fiscale».
Principio tradotto in una serie di misure concrete suggerite al governo, dalla riorganizzazione degli uffici e del sistema dei controlli a una modifica del sistema sanzionatorio.
Cgil, Cisl e Uil chiedono anche, interventi straordinari per l'occupazione e lo sviluppo: «La difficile situazione occupazionale rende necessario mettere all'ordine del giorno l'attuazione di politiche per la creazione di lavoro, a partire dall'emergenza della disoccupazione giovanile e femminile e dagli investimenti infrastrutturali materiali e immateriali».
RISORSE DA LOTTA ALL'EVASIONE. La proposta dei sindacati non si limita alle richieste, ma indica reali proposte anche su come finanziare le misure da mettere in campo.
Per esempio si potrebbe «utilizzare una quota significativa delle risorse recuperate nel 2012 dalla lotta all'evasione fiscale» e «istituire una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze» o «accelerare un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati».
TAGLI ALLA POLITICA. Senza dimenticare i tagli alla casta con cui si potrebbe «rendere più efficiente e meno costoso il sistema politico, razionalizzando i costi di gestione della pubblica amministrazione semplificando i processi decisionali».
Per Cgil, Cisl e Uil va anche riformato il sistema degli appalti e servono «interventi immediati di riduzione dei costi di funzionamento del sistema pubblico» con un blocco per due anni di tutte le consulenze e una riduzione del 20% «degli emolumenti di tutti i 24 mila componenti di consigli di amministrazione, di aziende, società ed enti strumentali delle pubbliche amministrazioni».

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