30 maggio 2012 Lietuvos Rytas
A
pochi mesi dalle elezioni legislative il governo lituano ha deciso di creare
una commissione per valutare i danni subiti dalla Lituania durante l’annessione
all’Unione sovietica (1944-1991). Vilnius intende chiedere un risarcimento a
Mosca per mezzo secolo “di occupazione”. Lietuvos
Rytas ricorda che una legge adottata nel 2000 obbliga il governo a
impegnarsi in tal senso. Negli ultimi anni la presidente Dalia Grybauskaite
aveva promesso di migliorare le relazioni con la Russia, “ma la politica estera
della Lituania è stata allo stesso tempo passiva e conflittuale”, si legge
nell'editoriale del quotidiano, secondo cui
È
un peccato che negli ultimi anni la Russia si sia rifiutata di riconoscere i
termini dell’accordo siglato all’epoca dal presidente Boris Eltsin, e che
continui a negare sempre più nettamente l’occupazione sovietica della Lituania.
[…] In ogni caso è difficile credere che la creazione della commissione non
serva solo a mascherare l’immobilità del governo conservatore e compiacere gli
elettori, che sperano sinceramente nella giustizia storica e in un risarcimento
per i danni inflitti alla Lituania. […] Per guardare in faccia il doloroso
passato sovietico non resta che attendere pazientemente un clima politico più
propizio in Russia.
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