Pensare Globale e Agire Locale

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mercoledì 30 maggio 2012

TUNISIA - A Sidi Bouzeid dove dettano legge i salafiti

Per applicare l'Islam "con le buone o con le cattive"

Tunisi  - Questa è Sidi Bouzied, la cittadina tunisina nota per avere dato il via alla Primavera araba.

E' venerdì di preghiera e nella piazza dove si diede fuoco Mohamed Bouazizi a dettare legge sono i Salafiti.

Il mercato è presidiato da uomini barbuti che raccolgono aiuti per la Somalia e non accettano di parlare con il cronista di una tv locale il quale viene invitato a a rivolgersi al loro capo: Khleifan al Hadithi, ex detenuto comune nelle carceri di Ben Ali: "Siamo nel mercato per ordinare il bene e reprimere il male e grazie ad Allah la gente ci ascolta. Se vai in giro non trovi nessun ladro".

Ma ora governano gli islamici di el Nahda, obbietta il cronista: "Quelli sono in buona fede, dialogano con quegli apostati della sinistra e noi siamo convinti che hanno smarrito la strada del Profeta".

E allora che volete fare? "Con questi governanti non ci sarà altra strada che il combattimento. Questo dice la nostra esperienza e questo è quello che faremo".

Per ora si limitano ad azioni non violente, come fa questo militante facendo irruzione in un caffè: "Alzatevi e pregate con me. Allah non perdona l'ozio", grida agli increduli avventori.

Ma se la gente non ci sta? "Allora è nostro dovere agire con la Jihad come ha fatto il nostro profeta".

A chi pensa ad episodi isolati la stampa laica ricorda le loro scorribande in diverse altre città titolando "invasione salafita".

 Per molti la Tunisia avrà una estate rovente e non solo per il suo clima.

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