Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


giovedì 24 maggio 2012

UE: Economia

Germania: Thilo Sarrazin contro l’euro
23 maggio 2012 Frankfurter Rundschau
Ancora una volta Thilo Sarrazin, autore di un controverso e popolare saggio sull’immigrazione in Germania, sconvolge il pubblico tedesco con il tono “nazionalista e sgradevole” della sua nuova opera, Europa braucht den Euro nicht (“L’Europa non ha bisogno dell’euro”).

Secondo la la Frankfurter Rundschau il libro è “disgustoso e presenta falsi argomenti”, e Sarrazin – che in passato ha lavorato per l’Fmi, al ministero delle finanze tedesco e alla Bundesbank – “proprio non ci arriva”:

Sarrazin costruisce un’opposizione tra un’Europa del nord efficace e un sud caotico, i lavoratori contro i fannulloni, i bianchi contro gli abbronzati. Chiama “Club Med” gli stati a cui attribuisce un comportamento poco serio. Dove piazza la Francia? Naturalmente nel Club Med! […] Abbiamo a che fare con un nemico dell’euro che crede di sapere perché la Germania finora ha agito secondo una logica europeista: secondo lui l’entusiasmo dei tedeschi per l’Europa può essere spiegato solo con il senso di colpa per il passato nazista. Il libro mente […], dunque che marcisca nelle librerie!

Grecia: Dall’euro al “geuro”
22 maggio 2012 euobserver.com

In occasione di un incontro organizzato dal quotidiano tedesco Die Welt,  il capo economista della Deutsche Bank Thomas Mayer ha proposto l’introduzione in Grecia del “geuro”, una moneta parallela che sostituirebbe l’euro per “permettere alla Grecia di svalutare la sua moneta pur restando all’interno dell’eurozona”, spiega Euobserver:

Se la sinistra radicale dovesse vincere le elezioni del 17 giugno e mantenere la promessa di non attuare i tagli previsti nel piano di aiuti da 130 miliardi di euro, la Grecia potrà restare nell’eurozona senza aiuti finanziari, a condizione che introduca una valuta parallela. Il “geuro” sarebbe costituito da promesse di pagamento, una forma di titolo di debito emesso dal governo che potrebbe essere rivenduto. La nuova valuta sarebbe fortemente svalutata rispetto all’euro ma permetterebbe al governo di Atene di guadagnare tempo per portare a termine le riforme e approvare i tagli al bilancio. […] Una condizione essenziale per il buon esito della proposta è che gli aiuti continuino ad arrivare dagli altri paesi dell’eurozona e dall’Fmi. […] Le banche greche, prive di liquidità, avrebbero inoltre bisogno di essere salvate con la creazione di una “bad bank” europea.

Ue-Cina: L’asse Berlino-Pechino preoccupa i partner europei
22 maggio 2012 Le Monde, Le Temps
 “L’emergere di una relazione privilegiata tra Germania e Cina è allo stesso tempo un’opportunità e un pericolo per l’Europa”, si legge in uno studio pubblicato recentemente dal Consiglio europeo per le relazioni estere (Ecfr). “Questa relazione è stata costruita su una base commerciale prima che diplomatica”, sottolinea Le Monde citando l’economista Françoise Lemoine.

"Nel 2010-2011 la metà delle importazioni della Cina provenienti dall’Unione europea arrivavano dalla Germania. Nel 2000 la percentuale era appena del 39 per cento”. Questo aumento del peso della Germania come principale partner commerciale della Cina ha contribuito a rafforzare il commercio europeo in Cina. “Se negli ultimi dieci anni l’Europa non ha perso fette di mercato in Cina – contrariamente a Giappone e Stati Uniti – è soprattutto grazie a Berlino. Del resto la Germania è uno rei rari pesi ad avere un’eccedenza commerciale nei confronti della Cina”, sottolinea l’economista. Trascinata dalla forza dei rapporti commerciali tra Berlino e Pechino, l’Unione europea non ha altra scelta che considerare questa nuova alleanza economica.

Tuttavia la relazione bilaterale tra i due paesi rischia di danneggiare quella tra Cina ed Unione europea. “I cinesi sperano che la crisi europea si concluda con un rafforzamento dell’autorità tedesca”, scrive Le Temps de Geneve,  che avverte:

L’unico equilibrio possibile passa attraverso l’Ue. Ma per convincere i tedeschi a comportarsi da buoni europei bisogna sviluppare alla svelta un partenariato strategico tra Ue e Cina.

Nessun commento:

Posta un commento