L’IMPEGNO ALL’INTERNO DEL PARTI
SOCIALISTE -
Una laurea in scienze economiche, e altre due in “gestion” e “stratégie”,
queste le “basi” con le quali il neo presidente del gruppo PS si è presentato
nel mondo della politica. Le Roux ha cominciato la sua carriera da deputato nel
1997. Tanti i ruoli ricoperti in campo politico: dal ’90 al ’92 è stato il
direttore del gabinetto di Pierre Mauroy, all’epoca segretario generale del PS.
Nel ’94 è diventato membro del Consiglio nazionale del PS e nel 2000 del
“Bureau national”, la direzione del partito. Tra gli altri compiti, quello di
segretario nazionale alle elezioni del partito dal 2000 al 2008. Inoltre il suo
impegno nel sociale è stato sancito dalla partecipazione alla delegazione per i
diritti delle donne e per la parità tra uomini e donnne, dal 2007 è anche
presidente del gruppo di amicizia parlamentare tra Francia e Svezia.
VERSO L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL
PARLAMENTO-
Il primo compito che Le Roux dovrà portare avanti sarà quello di presiedere
martedì 26 giugno all’elezione del candidato socialista alla presidenza
dell’Assemblée nationale, contesa da ben quattro deputati: Claude Bartolone,
Elisabeth Guigou, Jean Glavany et Daniel Vaillant. Freschi dalla loro elezione
all’Assemblée nationale, i deputati socialisti eleggeranno il loro presidente
martedì prossimo, in concomitanza con l’apertura dei lavori parlamentari.
I QUATTRO IN LIZZA PER IL ‘PERCHOIR’ – I quattro
candidati che si sfidano per arrivare al “Perchoir”, la tribuna, nome con il
quale è comunemente designata la presidenza del Parlamento francese, sono tutti
ex ministri socialisti: Élisabeth Guigou e Claude Bartolon, entrambi deputati
di Seine-Saint-Denis, Jean Glavany deputato degli Hautes-Pyrénées, e il
deputato di Parigi Daniel Vaillant. Quest’ultimo si sarebbe candidato a
sorpresa ieri pomeriggio. Non è arrivata invece la candidatura di Marylise
Lebranchu, ministro della Funzione pubblica, che nonostante le forti attese, ha
preferito non lasciare il suo ruolo all’interno del governo di Jean-Marc
Ayrault, rinunciando al “Perchoir”.
Benedetta Michelangeli
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