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mercoledì 20 giugno 2012

SIRIA - Putin: cambio di regime solo se conforme a Costituzione

Se accadrà dovrà "fermare lo spargimento di sangue"


Mosca, 20 giu. - Solo un cambio di regime costituzionale è possibile in Siria, secondo il presidente russo Vladimir Putin che nelle battute finali del G20 in Messico ha sottolineato: tale cambiamento, se accade, dovrebbe portare a stabilizzare la situazione in Siria e "a fermare lo spargimento di sangue". Il capo del Cremlino resta molto accorto sui passi da fare sulla Siria, ultimo paese alleato di Mosca in Medio oriente.

Da Los Cabos, dopo avere incontrato il collega americano Barack Obama, Putin ha ribadito la "posizione della Russia": "pensiamo che nessuno abbia il diritto di decidere per altri popoli, su chi deve andare al potere e chi dovrebbe essere espulso", ha spiegato. "Sappiamo che una parte del popolo siriano, rappresentato dall'opposizione armata, vorrebbe che il presidente Assad se ne andasse. Ma questa parte non è il popolo siriano" nel suo complesso.

Secondo i media Usa, sulla situazione in Siria, Putin parlando con Obama ieri, non è andato leggero. Ha indicato gli effetti delle "primavere arabe" di Egitto e Libia, come mancato trasferimento del potere politico. Ha anche espresso la preoccupazione che l'Occidente non abbia un piano convincente per il destino di una serie di fazioni in guerra e di gruppi etnici in Siria dopo le (eventuali) dimissioni di Assad.

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