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giovedì 14 giugno 2012

USA 2012 - Romney attacca Obama: ci sta portando sulla strada della Grecia

Il candidato repubblicano alle presidenziali paragona gli Stati Uniti di Barack all'Europa e alla sua crisi fiscale

New York, 15 giu. - Negli Stati Uniti la campagna elettorale si gioca tutta sull'economia e sulla conquista degli Stati in bilico. Ieri per la prima volta il presidente Barack Obama e Mitt Romney, suo sfidante repubblicano, hanno fatto campagna nello stesso Stato. Mentre Obama si trovava a Cleveland, l'ex governatore del Massachusetts era a Cincinnati, in Ohio, 320 chilometri più a Sud. Ad avvicinare i due sfidanti è stato il tema trattato: alle elezioni del prossimo 6 novembre l'America dovrà scegliere fra la prosperità economica e un sicuro insuccesso.

A Cincinnati Romney ha attaccato Obama, che di lì a poco avrebbe parlato d'economia dal podio della Cuyahoga University. Secondo il candidato repubblicano, intervenuto fra i macchinari della Seilkop Industries, azienda a conduzione familiare, il presidente starebbe cercando una rielezione senza aver mantenuto le promesse fatte durante la campagna elettorale del 2008 e soprattutto con politiche che finora non hanno creato posti di lavoro.

Nel tentativo di conquistare voti in uno Stato chiave come l'Ohio, Romney ha voluto però rassicurare gli elettori sullo stato dell'economia, dipingendo un futuro più ottimista di quello che l'attuale situazione lascia intravedere. "Sta tornando", ha affermato l'ex amministratore delegato di Bain Capital. "L'America è una grande nazione. L'imprenditoria, la passione della nostra gente, la nostra convinzione e la speranza nel futuro, l'affetto per i nostri e per le generazioni future: questi elementi, combinati con politiche che incoraggino il settore privato, causeranno una ripresa, una rinascita dell'economia americana che sorprenderà tutto il mondo".

Romney ha paragonato gli Stati Uniti di Obama all'Europa e alla sua crisi fiscale, puntando in particolar modo sulla Grecia. Se Obama dovesse essere riconfermato alla Casa Bianca secondo Romney "continueremo ad assomigliare sempre di più alla Grecia". Nel suo discorso l'ex governatore del Massachusetts ha puntato il dito contro i risultati ottenuti da Obama, attaccando la riforma sanitaria, la riforma della finanza Dodd Frank e le decisioni prese riguardo il progetto Keystone, l'oleodotto che avrebbe dovuto pompare greggio dai giacimenti del Canada fino al Golfo del Messico, attraversando tutto il paese.

"Quello che dice e quello che fa non sempre coincide", ha puntualizzato Romney, che ha poi elencato le sue priorità: abrogare la riforma finanziaria, creare posti di lavoro, ridurre il deficit federale e dare il via libera alla costruzione dell'oleodotto Keystone. "Anche se dovessi costruirlo da solo per farlo arrivare fin qua", ha puntualizzato senza però introdurre nessuna nuova proposta economica. Finito il suo intervento Romney si è intrattenuto con alcuni imprenditori dell'aerea di Cincinnati, poi nei prossimi cinque giorni effettuerà un tour in autobus alla ricerca di voti per conquistare l'Ohio. Mentre le elezioni si avvicinano, al voto mancano meno di cinque mesi, la campagna elettorale continua a giocarsi tutta sull'economia.

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