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lunedì 23 luglio 2012

ITALIA - Abc, legge elettorale subito


I partiti premono per le elezioni in autunno.
Lunedì, 23 Luglio 2012 - I partiti hanno iniziato a giocare la partita più importante per mantenere salda la loro maggioranza: si tratta delle grandi manovre per arrivare al voto in autunno anzichè in primavera, con contrattazioni che dovrebbero chiudersi nei primi giorni di agosto.
Ora, quindi, è solo questione di attendere pochi giorni.
Infatti qualora alle Camere dovesse essere presentata la riforma del Porcellum starebbe a indicare che Abc (Angelino Alfano, Pier LUigi Bersani e Pier Ferdinando Casini) avrebbero trovato l'accordo sulla legge elettorale che, di conseguenza, sancirebbe l'inizio della campagna verso il voto.
DIFFICILE TROVARE UN'INTESA. Ma trovare un'intesa è un nodo difficile da sciogliere.
Come fa notare il Corriere della sera, da una parte c'è Casini che spinge perchè la linea Monti abbia un seguito, dall'altra c'è Bersani che, anche se non esclude un'ipotesi di grande coalizione, preferisce che il leader del primo partito formi una maggioranza e assuma l'incarico di guidare l'esecutivo.
E poi, dulcis in fundo, si piazza Silvio Berlusconi che si propone disponibile a qualsiasi mediazione pur di rimanere in campo.
Intanto, al centro del dibattito, continua a farla da padrone il nuovo modello elettorale.
SISTEMA PROPORZIONALE CON LISTINO BLOCCATO PER IL 25%. Tra le ipotesi più accreditate il sistema proporzionale fissato su collegi più piccoli, tre preferenze, un listino bloccato per il 25% degli eletti e una legge sui tetti di spesa per la campagna elettorale.
Ma per il momento, nulla è certo.
Anche se i partiti spingono fortemente al voto in autunno perchè nei sondaggi Pdl, Pd e Terzo polo, che occupano attualmente l'85% dei seggi parlamentari, arrivano appena al 55% e questo spaventa seriamente i leader della cosidetta 'strana maggioranza'.
STABILITÀ DEL GOVERNO PER EVITARE ATTACCHI SPECULATIVI. D'altro canto nè il premier Monti nè il capo dello Stato Giorgio Napolitano si sono opposti a tanta fretta, anzi sono consapevoli che la stabilità politica è necessaria per rispondere a eventuali attacchi speculativi dei mercati.
Senza contare che, ora, i partiti sono stretti tra la necessità di appoggiare le riforme dei tecnici e conquistare il gradimento dell'elettorato.
Insomma, mentre il Professore sostiene che «servirà del tempo per raccogliere i frutti delle riforme», i partiti si scervellano sulla necessità di una nuova legge elettorale, e soprattutto su un'intesa che stabilizzi gli assetti futuri del governo.

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