Pensare Globale e Agire Locale

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domenica 8 luglio 2012

ITALIA - La proposta di Fini: «Dopo Monti grande coalizione»

Reazione unanime di Pdl, Pd e Lega: «È in confusione politica».
Domenica, 08 Luglio 2012 - Gianfranco Fini, da una posizione politica assai debole dopo i risultati delle ultime elezioni amministrative, ha provato a dire la sua sul dopo-Monti, auspicando che nasca dalle prossime elezioni una grande coalizione all'interno delle forze che sostengono attualmente l'esecutivo.
L'intervista rilasciata dal presidente della Camera al Messaggero ha suscitato immediate reazioni da parte di tutte le forze politiche.
Sostanzialmente unanimi e avverse, tra ex alleati e tradizionali avversari.
CICCHITTO: «PD E PDL ALTERNATIVI». Proporre una grande coalizione per il 2013 è «una ipotesi lunare perché Pd e Pdl restano alternativi sul piano programmatico e ideologico e perché in Italia non esiste un retroterra di valori comuni», ha replicato il capogruppo del Pdl a Montecitorio, Fabrizio Cicchitto, bollando il governo Monti come 'un'anomalia', come «del tutto anomalo è stato il modo in cui è stato messo in crisi il governo Berlusconi, cioè non con le procedure democratiche normali, ma sull’allarme-mercati e il rischio-default».
MERLO: «CONFUSIONE O DEBOLEZZA POLITICA». Il vicepresidente della vigilanza Rai , Giorgio Merlo, si è chiesto dove viva Gianfranco Fini. «Parlare oggi di grande coalizione», ha affermato l'esponente del Partito democratico, «è utile solo per chi vuole fare confusione o per chi vuole nascondere la propria oggettiva debolezza politica. Non so a quale delle due si iscriva Fini e il suo partito. Una cosa è certa, al di là dell’eccezione e della straordinarietà dell’attaule governo tecnico».
LA LEGA PENSA DI TRARNE VANTAGGIO. Anche chi non condivide l'occasionale strada del sostegno al governo Monti si mostra quantomeno perplesso sull'uscita del leader di Futuro e libertà.
«Credo», ha dichiarato il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo, «che il presidente Fini abbia smarrito definitivamente la sua strada politica. Vista l’accoglienza negativa che ha ricevuto dai suoi attuali alleati la proposta di ripresentare alle prossime elezioni la stessa coalizione che oggi sorregge Monti, non credo che tale ipotesi andrà in porto».
Ha aggiunto, però, che «se dovesse invece andare a buon fine, sarebbe una gran bella notizia per noi. Chiarirebbe chi sta dalla parte della democrazia e chi dalla parte della tecnocrazia».

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