Lunedì, 16
Luglio 2012 - Armi per Assad da Teheran, attraverso i voli che collegano l'Iran
a Damasco o a Beirut, certo, ma adesso anche facendo scalo in Germania.
Il sostanziale fallimento dell’embargo, già adombrato dalla stampa americana, è stato svelato da un dossier dei servizi segreti sauditi, che hanno informato del traffico Berlino e le altri capitali europee, per evitare che gli aeroporti del continente possano essere utilizzati per fornire al governo siriano armi che sarebbero poi utilizzate contro la popolazione civile, bersagliata anche il 15 luglio a Homs, Aleppo e Damasco.
Il sostanziale fallimento dell’embargo, già adombrato dalla stampa americana, è stato svelato da un dossier dei servizi segreti sauditi, che hanno informato del traffico Berlino e le altri capitali europee, per evitare che gli aeroporti del continente possano essere utilizzati per fornire al governo siriano armi che sarebbero poi utilizzate contro la popolazione civile, bersagliata anche il 15 luglio a Homs, Aleppo e Damasco.
AL QUDS IN
REGIA. A gestire le spedizioni sono i
comandi delle Guardie rivoluazionarie iraniane, che fanno capo direttamente
all'ayatollah Alì Khamenei, a riceverle è invece la forza al Quds, ovvero le
unità iraniane all'estero, particolarmente temute da Riyad per via del loro
coinvolgimento in diversi attentati contro l'Arabia Saudita.
La maggior parte del traffico è effettuato attraverso i velivoli della compagnia di bandiera, la Iran Air, ma qualche volta tocca alle più piccole Mahan Air e Yas Air prestarsi alla missione.
Riyad, nel timore che si crei un network formato da Teheran ed Ezbollah contrario alle potenze sunnite dell'area, ha affidato a circa 50 agenti esperti in aviazione il compito di tracciare le maggiori rotte attraverso le quali avvengono i rifornimenti.
La maggior parte del traffico è effettuato attraverso i velivoli della compagnia di bandiera, la Iran Air, ma qualche volta tocca alle più piccole Mahan Air e Yas Air prestarsi alla missione.
Riyad, nel timore che si crei un network formato da Teheran ed Ezbollah contrario alle potenze sunnite dell'area, ha affidato a circa 50 agenti esperti in aviazione il compito di tracciare le maggiori rotte attraverso le quali avvengono i rifornimenti.
DAMASCO HA
UN BISOGNO MAGGIORE DI ARMI. Così è
stato scoperto che, in un periodo in cui Damasco ha sempre maggior bisogno di
armamenti, dal momento che i ribelli si sono impossessati di alcuni depositi
del regime, l'Iran ha deciso di non affidarsi più ai soli collegamenti con
Damasco e Beirut (da dove le armi vengono poi trasportate via terra oltre il
confine), ma di passare anche dall'Europa, e in particolare dagli scali
tedeschi di Francoforte, Colonia e Amburgo.
La Germania finora non ha potuto far niente per l'assenza di sanzioni Onu che consentano di limitare il traffico di compagnie iraniane negli aeroporti internazionali o di effettuare controlli sui contenuti delle stive.
La Germania finora non ha potuto far niente per l'assenza di sanzioni Onu che consentano di limitare il traffico di compagnie iraniane negli aeroporti internazionali o di effettuare controlli sui contenuti delle stive.
L'IDEA:
RICAMBI PER AEREI CIVILI NELLE SANZIONI. Per questo le Nazioni unite sono al vaglio di nuove possibili azioni: una
delle possibilità è di inserire i ricambi per l'aviazione civile nelle sanzioni.
Ipotesi discussa recentemente nel gruppo 5+1 che include Usa, Russia, Cina,
Gran Bretagna, Francia e Germania ma l’intesa ancora non è stata raggiunta.
Nessun commento:
Posta un commento