Venerdì, 20
Luglio 2012 - La poltrona più alta di Damasco traballa. Assad potrebbe presto
lasciare il potere.
A dirlo non sono fonti indefinite dei ribelli, ma la Russia, che insieme alla Cina aveva difeso il regime fino ad ora.
PARTIRE IN MODO CIVILE. L'ambasciatore russo a Parigi, Alexander Orlov, ha rivelato che il raìs «accetta di partire, ma partire in modo civile».
Dalla Siria è arrivata subito una doccia fredda. Il ministro dell'Informazione di Damasco ha negato che il presidente Bashar al Assad stia per abbandonare il Paese.
Ma le indiscrezioni dell'ambasciatore russo non potrebbero essere più attendibili.
TRATTATIVE IN CORSO. «Assad ha nominato il suo rappresentante per condurre le trattative con l'opposizione su questa transizione. Ovvero, lui accetta di partire. Ma partire in modo civile. Credo che sarà difficile per lui restare dopo tutto quello che è successo, ha detto Orlov, precisando però che «non ci può essere altro che una soluzione politica a questo conflitto e che bisogna trovare la strada delle trattative».
L'ambasciatore ha poi assicurato che la Russia ha fatto tutto quello che poteva per aiutare Kofi Annan a mettere in atto il suo piano di transizione, «che apriva e apre ancora la via verso la pace, verso la soluzione negoziata del conflitto».
A dirlo non sono fonti indefinite dei ribelli, ma la Russia, che insieme alla Cina aveva difeso il regime fino ad ora.
PARTIRE IN MODO CIVILE. L'ambasciatore russo a Parigi, Alexander Orlov, ha rivelato che il raìs «accetta di partire, ma partire in modo civile».
Dalla Siria è arrivata subito una doccia fredda. Il ministro dell'Informazione di Damasco ha negato che il presidente Bashar al Assad stia per abbandonare il Paese.
Ma le indiscrezioni dell'ambasciatore russo non potrebbero essere più attendibili.
TRATTATIVE IN CORSO. «Assad ha nominato il suo rappresentante per condurre le trattative con l'opposizione su questa transizione. Ovvero, lui accetta di partire. Ma partire in modo civile. Credo che sarà difficile per lui restare dopo tutto quello che è successo, ha detto Orlov, precisando però che «non ci può essere altro che una soluzione politica a questo conflitto e che bisogna trovare la strada delle trattative».
L'ambasciatore ha poi assicurato che la Russia ha fatto tutto quello che poteva per aiutare Kofi Annan a mettere in atto il suo piano di transizione, «che apriva e apre ancora la via verso la pace, verso la soluzione negoziata del conflitto».
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