Pensare Globale e Agire Locale

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domenica 22 luglio 2012

SPAGNA – Sull’orlo del baratro, la protesta infinita

Indignati a Madrid. Sette regioni verso il fondo di risanamento.
Sabato, 21 Luglio 2012 - Migliaia di persone alla Puerta del Sol, a Madrid, per accogliere le centinaia che da un mese marciavano verso la capitale, per chiedere un «cambio nella getione politica» del Paese.
Gli spagnoli continuano a protestare contro i tagli decisi dal governo Rajoy, lo hanno fatto anche il 21 luglio, portando addosso i simboli della loro lotta, come la maschera bianca di Guy Fawkes, resa celebre dal film V per Vendetta.
Ma a Madrid sono attese molte più persone, così come a Barcellona, Valencia, Siviglia.
SETTE REGIONI A RISCHIO. Almeno sette regioni sono a rischio default, compresa la ricca Catalogna e la turistica Andalusia. La prima a chiedere al governo di poter ottenere l'accesso al fondo di risanamento è stata però la Comunitat Valenciana, definita dal quotidiano El Pais la «Bankia delle autonomie».
Nel suo articolo, l'analista Josep Torrent Badia, non si è fermato al parallelo con l'istituto bancario in grave crisi, ma è andato oltre: «Non sono mancati motivi per associare questa 'comunitat' alla Grecia. Due società indebitate, sprecone, con un' economia legata alla speculazione edilizia e in cui essere corrotti, invece di essere uno stigma sociale, era l'aspirazione di molti».
LA CORRUTTISSIMA COMUNITAT VALENCIANA. Corruzione che è emersa negli scandali che hanno coinvolto i rappresentanti locali Francisco Camps e Alberto Fabra (del Partito popolare), o nella gestione dell'aeroporto Castellón, che costa 300 mila euro al mese ma non ospita alcun aereo, ma in compenso una statua di Fabra, inaugurata da una settimana dopo due anni di completo inutilizzo.
A rischio è l'intero sistema spagnolo della autonomie, che ha segnato la svolta dopo 40 anni di dittatura franchista e accentratrice. Oltre alla Comunitat Valenciana, oltre alla Catalogna e l'Andalusia, sono sull'orlo del collasso anche la Castilla-La Mancha, le Baleari, le Canarie.
MADRID VUOLE TORNARE AD ACCENTRARE. Per ottenere il fondo devono però rinunciare alla loro autonomia, condizione difficile da accettare per Barcellona e la Catalogna, che la vede come una «minaccia» del governo, secondo le parole del presidente dell'Autonomia, l'indipendentista Artur Mas i Gavarrò.
Madrid l'ha definita parte di una strategia di austerity da «bastone e carota», ma sembra chiaro che il Pp abbia tutta la volontà di tornare a centralizzare tutto.
I tagli potrebbero dunque raggiungere anche le autonomie, così come hanno colpito Madrid, e questo in pochi lo vorrebbero.

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