Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


sabato 4 agosto 2012

ARGENTINA - Salda debito coi suoi investitori a 10 anni da default

E lancia un messaggio all'Europa: prendete esempio da noi

Buenos Aires - "Sono arrivati quasi alla fine della nostra vita, è chiaro che si sono mangiati la metà dei nostri risparmi".

Ana è un'anziana signora argentina che nel 2001 rimase schiacciata dal macigno della crisi economica, insieme alla maggior parte dei suoi connazionali.

All'epoca il governo argentino per frenare la corsa agli sportelli bloccò i depositi in dollari, con una serie di misure rimaste alla storia come "corralito". Per gli argentini le alternative erano due: o accettare la riscossione immediata ma in pesos, il cui valore era crollato, o accettare una promessa dal governo che quei risparmi sarebbero stati restituiti in dollari nel corso dei successivi dieci anni.

"La signora della banca mi ha chiamato e mi ha detto: ci sono queste due opzioni o ti restituiamo tutto in due anni in pesos argentini, o compri dei bond al 2012. Siccome ritenevo che i bond fossero un affare piccolo per persone normali ho deciso per questa soluzione".E così è arrivato il giorno in cui è stata onorata la promessa dell'allora presidente Eduardo Duhalde.

Il governo, oggi guidato da Cristina Fernandez, ha pagato l'ultima tranche da 2,3 miliardi di dollari di quelle obbligazioni. In realtà la maggior parte di quei bond non sono nelle mani di piccoli risparmiatori, che dieci anni fa preferirono pochi pesos subito a una promessa di rimborso a dieci anni, ma in mano a investitori internazionali che avevano puntato sul paese.

Ora a dieci anni di distanza l'Argentina esulta e suggerisce all'Europa, sull'orlo del baratro, di prendere esempio da lei.

Nessun commento:

Posta un commento