Pensare Globale e Agire Locale

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lunedì 27 agosto 2012

EUROZONA - Merkel vuole l'Ue federale

Ispirata al modello Usa. Unione fiscale e più autonomia alla Bce.

Lunedì, 27 Agosto 2012 - Un nuovo trattato per favorire l'integrazione politica e mettere fine alle polemiche sollevate dalla Bundesbank  e dai politici, tedeschi e non.
È questo il progetto di Angela Merkel che, tra gli obiettivi, si pone anche una netta ripartizione di competenze tra Francoforte e Bruxelles.
Per ora non è chiaro in che modo il nuovo trattato dovrebbe convivere con il fiscal compact di prossima attuazione, ma già si parla di dicembre come termine ultimo per la sua realizzazione. Se dovessero coesistere, potrebbe essere complessa l'opera di selezione delle norme Paese per Paese.
Il progetto Merkel, in ogni caso, si articola in tre, principali, direzioni: unione fiscale, bilancio federale e autonomia della Bce.
UNIONE FISCALE. Il bilancio federale dell'unione politica che la cancelliera ha in mente dovrebbe essere la base per realizzare l'unione fiscale. Dovrebbe concretizzarsi non tanto con la messa in comune delle tasse, se non quelle indirette come l'Iva, quanto attraverso la creazione di parametri di copertura statale per sanità, welfare e pensioni. Significherebbe, sostanzialmente, maggiore solidarietà tra gli Stati membri e più difficoltà nell'astenersi dall'aiuto reciproco.
STATO FEDERALE. L'unione politica, nei progetti della Merkel, equivale alla trasformazione dell'Unione europea in uno Stato federale a tutti gli effetti. La Germania, da mesi, ha tracciato questa strada per la risoluzione della crisi del debito. Il timore di molti Paesi, tuttavia, è che Berlino, assieme ad altre potenze, assuma un ruolo ancor più preponderante all'interno dell'Unione.
AUTONOMIA DELLA BCE. Cambierebbe decisamente anche il ruolo della Bce, non più sottoposta alle decisioni dei vari consigli e ministri finanziari, ma in possesso di totale autonomia. Una vera e propria banca capace di garantire efficacia e rapidità decisionale. Con decisioni prese a maggioranza e slegate da ogni vincolo politico. Una banca in grado di acquistare titoli sul mercato, primario o secondario, con maggiore libertà e nell'interesse della stabilità dell'Eurozona.
La Merkel ha recentemente ribadito, per l'ennesima volta, la necessità dell’unione politica come presupposto per gli eurobond. Come ogni Stato federale, la nuova Unione sarebbe in grado di emettere titoli. Eurobond che renderebbero obsoleti, in diversi casi, i vari meccainismi di intervento predisposti dai fondi Salva-Stati.
Sullo sfondo, il modello restano sempre gli Stati Uniti. Non è un caso che a Berlino il politico più citato continui a essere Alexander Hamilton, primo segretario al Tesoro Usa, artefice del 'voluntary compact' da cui nacque lo stato federale.

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