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lunedì 27 agosto 2012

FRANCIA - Socialisti, il raduno del malumore

Il congresso estivo della Rochelle non fa breccia nel cuore dei militanti, infastiditi dalla politica del presidente Hollande.

 Lunedì, 27 Agosto 2012 - Il congresso estivo del Partito socialista (Ps) registra un record di presenze ma non fa breccia tra il cuore dei militanti. Nonostante i 5 mila partecipanti, il tradizionale raduno socialista tenutosi alla Rochelle nel week-end del 25 e 26 agosto non è riuscito a entusiasmare la folla socialista.
PROMESSE DIMENTICATE. Le promesse fatte da Francois Hollande solo qualche mese fa sembrano dimenticate e sono pochi quelli che ancora vogliono credere a un reale «cambiamento».
Ma, a infastidire l'attivissimo popolo socialista non è stato unicamente il bilancio «modesto» dei primi 100 giorni del governo Ayrault. L'altro grande tema dell'incontro della Rochelle doveva essere la successione di Martine Aubry alla testa del Ps, ma la segretaria socialista ha puntualmente rimandato la questione al congresso di Toulouse, che si terrà in ottobre: «Ho ancora un po' di lavoro per assicurarmi che il Ps mantenga la direzione giusta, ma le cose avanzano bene».
Troppo poco per calmare i presenti che, approfittando della presidenza di Hollande, hanno voluto riportare «la democrazia interna al partito alla luce del giorno».
«UNITÀ INDISPENSABILE». Come fosse ancora in campagna elettorale, il governo ha richiamato l'attenzione dei presenti «sull'unità indispensabile» per compiere il cambiamento: «Ci sono delle impazienze, certamente sono legittime. Noi abbiamo una doppia responsabilità, far fronte alle urgenze e portare avanti allo stesso tempo riforme profonde per inscrivere la sinistra nel lungo termine», ha spiegato Ayrault. Aggiungendo però che la Francia attraversa «un periodo difficile».
Riprendendo il leitmotiv di campagna dell’acerrimo rivale Sarkozy, Ayrault ha insistito sull'importanza «di dire la verità ai francesi», ma il primo ministro ha assicurato di non voler essere a capo del governo «che imporrà l'austerità» alla Repubblica.

A fine settembre si attende il voto sul trattato europeo rinegoziato da Hollande


Il meeting, intanto, è stato anche l'occasione per alcuni ministri di scaldare la voce in attesa del grande rientro politico di settembre. E mentre il ministro delle finanze Moscovici ha annunciato «un abbassamento del prezzo della benzina nelle prossime settimane», il ministro del tesoro Jerome Cahuzac ha spento le polemiche sul ritorno della pubblicità sui canali della televisione di Stato.
A ricevere un’«inaspettata» standing ovation è stato il ministro degli interni Manuel Valls. Il primo poliziotto di Francia ha saputo conquistare il pubblico assicurando «di voler continuare lo smantellamento dei campi rom» e «di voler riaffermare la laicità della Repubblica», prima di invitare tutti i cittadini francesi «a incoraggiare il lavoro delle forze dell'ordine su tutto il territorio».
NUOVI ARRIVATI. Quest'anno, alla Rochelle «non ci sono stati grandi assenti, ma tantissimi nuovi arrivati poco interessati per i dibattiti portati avanti», ha attaccato Libération.
Ma, nonostante il crollo della popolarità del presidente nei sondaggi e il malumore dei militanti, i membri del governo hanno trovato ancora le parole per difendersi: «Non dobbiamo essere in imbarazzo per quello che è stato fatto in questi primi tre mesi, è strano questo malumore che si è creato quest'anno», ha minimizzato un ministro a cui Libé ha voluto garantire l'anonimato.
NOIA E IMBARAZZO. E a chi gli ha fatto notare che il pubblico si annoiava, il ministro Lamy ha risposto che non si trattava «di uno spettacolo deprimente, ma al contrario molto serio».
Ayrault voleva «iscrivere il suo governo nel futuro, ma si ricordi che prima c'è anche il presente», ha ironizzato Le Figaro. A fine settembre, il governo dovrà far votare al parlamento il trattato europeo rinegoziato da Hollande, e «l'ala di sinistra del Ps e alcuni alleati del partito minacciano già di astenersi o votare contro», ha avvertito il Figaro.

(Paolo Saccò)

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