Già dal
titolo partiamo male :
Italia bene
comune.
Avete idea
di cosa sono i beni comuni e di che fine fanno in Italia? Mai visto che fine
fanno la sorte delle cabine telefoniche al sud Italia?
In proposito Milton Friedman scriveva* :
In proposito Milton Friedman scriveva* :
When everybody owns something, nobody owns it, and nobody has a direct interest
in maintaining or improving its condition. That is why buildings in the Soviet
Union -- like public housing in the United states -- look decrepit within a
year or two of their construction.
Ma lasciamo
perdere il titolo e vediamo i contenuti.
Nel breve testo che precede il numero uno troviamo vuota retorica e distanza dalla realtà. Il testo inizia così:
Nel breve testo che precede il numero uno troviamo vuota retorica e distanza dalla realtà. Il testo inizia così:
L’Italia ce
la farà se ce la faranno gli italiani.
Ma no?
Se il paese
che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica
del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un
motivo di fiducia e di speranza.
Ma bene, mai
pensato che tra il paese che lavora e quello che cerca un lavoro possa esserci
un conflitto? No, il PD non lo può dire, ma l'evidenza di chi vive nel paese è
un altra: le protezioni di chi è dentro ostacolano l'ingresso di chi è fuori.
Le restrizioni al mercato, le corporazioni medioevali impediscono a chi è fuori
di entrare. Se ignoriamo questo conflitto non si va da nessuna parte. Se perdo
il lavoro e voglio fare il tassista non posso. Se ho la laurea in farmacia e
voglio fare il farmacista non posso. Se voglio prendere un mutuo senza un
notaio non posso. Che fa il PD? parla di fiducia e di speranza.
Ma che vuol
dire dedicare tempo al bene comune? Cos'è il bene comune? I giardini pubblici?
Le spiagge che l'agenzia del demanio da in concessione senza gara a 200€
pagando 160€ di imposta di registro per far pedalare a vuoto dipendenti
pubblici, privati o privato-pubblici? Oppure il bene comune è lo stato di
diritto, il rispetto dei contratti e dei diritti di proprietà del cui
deterioramento il PD non sembra essersi accorto?
Chi è che rispetta le regole? Lo stato che paga con 360 giorni di ritardo? O i debitori morosi che possono occupare una casa che non hanno pagato anche per 20 anni?
Ma il PD preferisce parlare d'altro e ci regala perle come
Chi è che rispetta le regole? Lo stato che paga con 360 giorni di ritardo? O i debitori morosi che possono occupare una casa che non hanno pagato anche per 20 anni?
Ma il PD preferisce parlare d'altro e ci regala perle come
Ma sono
proprio le grandi rotture a dettare le regole del futuro.
Nel senso che da una crisi radicale – dell’economia e della democrazia – non si
esce mai come si è entrati. Le crisi cambiano il paesaggio, le persone, il modo di
pensare.
Nel senso che da una crisi radicale – dell’economia e della democrazia – non si
esce mai come si è entrati. Le crisi cambiano il paesaggio, le persone, il modo di
pensare.
Ma prendiamo
nota delle 3 priorità che vengono indicate per il futuro, ci torneremo in fine.
Il prossimo
Parlamento e il governo che gli elettori sceglieranno avranno tre
compiti decisivi. Dovranno guidare l’economia fuori dalla crisi rimettendola salda
sulle gambe. Dovranno ridare autorità, efficienza e prestigio alle istituzioni e alla
politica, ripartendo dai principi della Costituzione. Dovranno rilanciare – in un
gioco di squadra con le altre nazioni e i loro governi – l’unità e l’integrazione politica
dell’Europa.
compiti decisivi. Dovranno guidare l’economia fuori dalla crisi rimettendola salda
sulle gambe. Dovranno ridare autorità, efficienza e prestigio alle istituzioni e alla
politica, ripartendo dai principi della Costituzione. Dovranno rilanciare – in un
gioco di squadra con le altre nazioni e i loro governi – l’unità e l’integrazione politica
dell’Europa.
Il punto 1
parla di visione, tira in mezzo l'Europa, che non guasta mai e dice cose vaghe,
magari esteticamente non brutte, ma prive di contatto con la realtà:
Crediamo,
invece, in un risveglio della fiducia e soprattutto nel futuro degli italiani,
a cominciare dai più giovani e dalle donne.
Davvero a
cominciare? Cominciare da che se quelle rare volte che giovani e donne lavorano
scontano la pressione fiscale legale più alta del mondo e come ostacolo
nell'accesso al lavoro devono compensare i funzionari di stato più pagati del
mondo e una selva di privilegi medioevali?
Non ci è dato sapere
Non ci è dato sapere
Le scelte da
compiere non sono semplici né scontate. Ma la speranza che ci muove vive tutta
nella convinzione che si possano combinare rigore e cambiamento
come a dire
non abbiamo idea in concreto di che fare, ma incrociamo saldamente le dita?
Che si possa
agganciare la crescita in un quadro di equità
Meraviglioso,
come di grazia?
In “casa”
dovremo colmare la faglia che si è scavata tra cittadini e politica
Ma davvero?
Che ne direste di iniziare parlando in modo che la gente vi capisca, dei reali
problemi delle persone normali che non sono nate nella casta intellettuale di
sinistra?
La realtà è
che mai come oggi nessuno si salva da solo. E nessuno può stare bene davvero,se
gli altri continuano a stare male: è questo il principio a base del nostro
progetto,sia nella sfera morale e civile che in quella economica e sociale.
Ma
veramente? Eppure i boiardi di stato illicenziabili stanno benissimo anche se i
precari muoiono di fame, o no? Dai baroni universitari alle caste corporative
si salvano tutti benissimo da soli e continueranno a farlo finché nessuno mette
mano alla cosa.Ma il PD pensa alla sfera economica e sociale e con questa
visione si candida alla guida del paese.
Segue un fondamentale punto 2
Segue un fondamentale punto 2
Dobbiamo
sconfiggere l’ideologia della fine della politica
e ci credo,
voi con la politica ci campate e pure bene, se finisce la politica, finisce la
pacchia. Segue l'agitare di uno spauracchio rispetto alla destra populista: vi
piace vincere facile? Ma quando finirete di aspirare ad essere il meno peggio?
Poi ancora parole in libertà
Poi ancora parole in libertà
Per noi il
populismo è il principale avversario di una politica autenticamente popolare.
In questi ultimi anni esso è stato alimentato da un liberismo finanziario che
ha lasciato i ceti meno abbienti in balia di un mercato senza regole
e dove
starebbe di grazia questo mercato senza regole? in un paese dove anche per fare
il giornalista devi iscriverti a un albo?
Vogliamo
dare segnali netti all’Italia onesta che cerca nelle istituzioni un alleato
contro i violenti, i corruttori e chiunque si appropri di risorse comuni
mettendo a repentaglio il futuro degli altri
quali
segnali quelli di chi paga più tasse che in Svezia per avere meno servizi che
in alcuni paesi emergenti? Che dire dei boiardi di stato che si appropriano
delle risorse comuni? E delle grandi aziende di stato? Delle banche?
Bisogna
attuare a tutti i livelli la democrazia paritaria nell’idea che autonomia e
responsabilità delle donne siano una leva essenziale della crescita. Ma
soprattutto daremo vita a un meccanismo riformatore che dia finalmente
concretezza e certezza di tempi alla funzione costituente della prossima
legislatura.
E che roba è
l'autonomia e responsabilità delle donne? Lasciamo perdere.
la politica
deve recuperare autorevolezza, promuovere il rinnovamento, ridurre i suoi costi
e la sua invadenza in ambiti che non le competono. Serve una politica sobria
perché se gli italiani devono risparmiare,chi li governa deve farlo di più. A
ogni livello istituzionale non sonoaccettabili emolumenti superiori alla media
europea.
ottimo,
peccato che la sostanza stia nel COME
Occorrono
piani industriali per ogni singola amministrazione pubblica al fine di produrre
efficienza e risparmio
Ottimo
sempre piani, sempre primato della politica, attendiamo fiduciosi che
efficienza e risparmio vengano prodotti da chi ha tutti gli incentivi per
generare l'opposto.
L'Europa la
lascerei perdere, nella migliore delle ipotesi è una perdita di tempo, nella
peggiore una retorica divagazione
La nostra
visione assume il lavoro come parametro di tutte le politiche.
Che in
Italiano vuol dire...???
Seguono perle degne di chi non ha mai lavorato in vita sua, nè ha la minima idea di cosa voglia dire cercarsi un lavoro e men che meno crearlo
Seguono perle degne di chi non ha mai lavorato in vita sua, nè ha la minima idea di cosa voglia dire cercarsi un lavoro e men che meno crearlo
Questa è
anche la premessa per riconoscere la nuova natura del conflitto sociale. Fulcro
di quel conflitto non è più solo l’antagonismo classico tra impresa e operai,
ma il mondo complesso dei produttori, cioè delle persone che pensano, lavorano
e fanno impresa. E questo perché anche lì, in quella dimensione più ampia, si
stanno creando forme nuove di sfruttamento.Il tutto, ancora una volta, per
garantire guadagni e lussi alla rendita finanziaria.
E poi
La battaglia
per la dignità e l’autonomia del lavoro, infatti, riguarda oggi il lavoratore
precario come l’operaio sindacalizzato, il piccolo imprenditore o artigiano non
meno dell’impiegato pubblico, il giovane professionista sottopagato al pari
dell’insegnante o del ricercatore universitario
Peccato che
·
gli
interessi dei sindacati e dei sindacalizzati siano in netto contrasto con
quelli dei precari;
·
che i
piccoli imprenditori debbano pagare il conto degli impiegati pubblici di
troppo;
·
che i
giovani professionisti subiscano le barriere all'ingresso al mercato erette dai
vecchi professionisti;
·
che gli
insegnati e i ricercatori universitari scontino l'obbiettivo di creare serbatoi
di consenso e ammortizzatori sociali alternativi, piuttosto che generare
capitale umano.
Ma queste
cose le sa chi vive e lavora in Italia, non certo il PD.
Il primo
passo da compiere è un ridisegno profondo del sistema fiscale che alleggerisca
il peso sul lavoro e sull’impresa, attingendo alla rendita dei grandi patrimoni
finanziari e immobiliari
che è anche
più stupido dello storico "meno tasse per tutti" i grandi patrimoni
immobiliari, a parte la chiesa esente per definizione sono composti dalla casa
con mutuo dell'italiano medio, mentre i patrimoni finanziari lo sanno anche le
pietre che appena li tassi oltre un certo livello scappano (voi che fareste al posto
loro?)
Quello
successivo è contrastare la precarietà, rovesciando le scelte della destra
nell’ultimo decennio e in particolare l’idea di una competitività al ribasso
del nostro apparato produttivo, quasi che rimasti orfani della vecchia pratica
che svalutava la moneta, la risposta potesse stare nella
svalutazione e svalorizzazione del lavoro.
svalutazione e svalorizzazione del lavoro.
Ancora la
storia della variabile indipendente? Ma li hanno appena scongelati?
Il terzo
passo è spezzare la spirale perversa tra bassa produttività e compressione dei
salari e dei diritti, aiutando le produzioni a competere sul lato della qualità
e dell’innovazione, punti storicamente vulnerabili del nostro sistema.
Magistrale.
Come la spezzi la spirale perversa? Con le università in mano ai baroni? Coi
cervelli che emigrano per mancanza di meritocrazia? Con la bacchetta magica?
Quarto passo
è mettere in campo politiche fiscali a sostegno dell’occupazione femminile,
ancora adesso uno dei differenziali più negativi per la nostra economia, in
particolare al Sud
Bene, anche
io voglio la fine della fame nel mondo e la pace in terra per gli uomini di
buona volontà. Se non dico COME penso di ottenere questi obbiettivi è aria
fritta. Oppure la carta del PD.
L’Italia è
divenuta negli anni uno dei Paesi più diseguali del mondo occidentale.
Che vuol
dire questo? Cosa usiamo come metro della disuguaglianza? Chi sta peggio tra
uno che guadagna 100 dollari e deve pagarsi medicine, asili e università e uno
che ne guadagna 80 ma non paga nulla per avere quei servizi? Vogliamo fare i
conti giusti o inseguire demagogia sterile?
Sull’altro
fronte, la ricchezza finanziaria e immobiliare è diventata sempre più
inafferrabile, capace com’è di sfuggire a ogni vincolo fiscale e solidale. E
però non si esce dalla crisi se chi ha di più non è chiamato a dare di più.
E quando mai
la ricchezza finanziaria è stata docilmente tassabile? Mai pensato che chi è
mafioso o delinquente o straricco se ne frega allegramente e che quando ti
accanisci a spremere tasse finiscono per pagare sempre i soliti noti?
Naa nel
pianeta del PD c'è la bacchetta magica per togliere ai ricchi per dare ai
poveri. Peccato che la definizione di ricchi e poveri, nel paese di pulcinella
dipende da quanto sei furbo, da quanti amici hai e da quanto riesci ad
azzeccare i garbugli
Per noi
parlare di uguaglianza significa guardare la società con gli occhi degli
“ultimi”.
Ma davvero,
davvero? E come fate se non avete mai lavorato? Se non siete riusciti mai
neanche a ridurre a proporre una riduzione di stipendi e finanziamenti dei partiti
ai livelli di un parere civile? Non basta dirlo, dovreste spiegare COME volete
farlo.
La dignità
del lavoro e la lotta alle disuguaglianze s’incrociano nel primato delle
politiche per l’istruzione e la ricerca (...) nei prossimi anni, se vi è un
settore per il quale è giusto che altri ambiti rinuncino a qualcosa, è quello
della ricerca e della formazione.
Come di
grazia? Con un sistema dove il professore eccellente e quello che legge il
giornale in classe ricevono lo stesso trattamento? O quello in cui i baroni si
tramandano le cattedre? Ma quanto è grosso questo dito, visto che non vi riesce
di vedere la luna?
Sviluppo
sostenibile per noi vuol dire valorizzare la carta più importante che possiamo
giocare nella globalizzazione, quella del saper fare italiano. Sarebbe sciocco
pensare che nel mondo nuovo l’Italia possa inseguire nazioni moltopiù grandi e
popolose di noi. Se una chance abbiamo, è quella di una Italia che sappia fare
l’Italia.
Non fa una
piega, peccato che può voler dire tutto e niente, come la maggioranza delle
esternazioni del PD
Per noi
sanità, istruzione, sicurezza, ambiente, sono campi dove, in via di principio,
non dev’esserci il povero né il ricco. Perché sono beni indisponibili alla pura
logica del mercato e dei profitti. Sono beni comuni – di tutti e di ciascuno– e
definiscono il grado di civiltà e democrazia del Paese.
Perfetto,
peccato che i chirurghi,i professori e le guardie forestali,alla faccia della
retorica del PD abbiano la brutta abitudine di farsi pagare. I soldi che
prendono i parlamentari di stipendio, i giornali di partito come finanziamento,
la Rai come braccio mediatico dei politici, la pubblica amministrazione come
serbatoio di consenso sono fondi disponibili in meno per finanziare i beni
comuni.
Per i
democratici e i progressisti la dignità della persona umana e il rispetto dei
diritti individuali sono la bussola del mondo nuovo e la cornice generale entro
cui trovano posto tutte le nostre scelte di programma
Qui stendo
un velo. Cosa sia la persona umana lo ignoro e dubito che esistano persone
disumane. Dunque non provo neanche ad accostarmi ad un capolavoro sulla
coincidenza degli opposti dove immagino si accenni anche solo vagamente a cose
tipo le unioni omosessuali o l'eutanasia.
Quali
conclusioni tirare?
Il PD dice
tante cose, che forse a qualcuno possono sembrare belle, ma di fatto sono
oltremodo vaghe e di certo sono slegate dalla realtà. Non dico che ci sia
bisogno di scendere nel dettaglio o di portare numeri. Se però dico che voglio
ridurre le tasse sulle donne e i giovani, dovrei dire in che modo intendo
finanziare questa politica, non sono meglio di quello che diceva "meno
tasse per tutti."
Il PD si permette di parlare della dignità dei lavoratori, ma dimostra di non avere la minima idea di quel che vuol dire cederla ogni giorno per pagare una tangente alle agenzie interinali a causa di una legislazione perversa e distorsiva, nè di quel che vuol dire mantenere un apparato statale parassitario, spesso inutile quando non dannoso. Non ne ha idea perché bisogna lavorare e guadagnarsi da vivere per comprenderne il significato.
Il PD si permette di parlare della dignità dei lavoratori, ma dimostra di non avere la minima idea di quel che vuol dire cederla ogni giorno per pagare una tangente alle agenzie interinali a causa di una legislazione perversa e distorsiva, nè di quel che vuol dire mantenere un apparato statale parassitario, spesso inutile quando non dannoso. Non ne ha idea perché bisogna lavorare e guadagnarsi da vivere per comprenderne il significato.
Il PD aveva
promesso in principio 3 cose che non mantiene
1. dire come vuole uscire dalla crisi
2. dire come vuole ridare dignità alle istituzioni della
politica
3. qualcosa sull'europa che lascerei perdere
Sul punto 1
a essere buoni non dice nulla a essere cattivi pensa di svangarla tassando le
rendite, lottando con l'evasione e sfuculiando il genio italico.Non credo sia
necessario commentare.
Sul punto 2
ancora niente di concreto. Per ridare dignità dovrei vedere pubblicati on line
non i bilanci, ma le note spese e ogni euro preso, speso o immaginato da
chiunque abbia a che fare coi partiti o con lo stato. Dovrei vedere chiarezza e
inflessibilità nel regolare casi come Penati, Lusi etc etc Ma io non vedo nulla
di tutto questo.
Massimo
Famularo - 1 agosto 2012
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