“Gli indignati
lasciano la scena pubblica senza fare rumore”, scrive La Croix commentando lo sgombero di una ventina di
militanti anticapitalisti del movimento “Occupy” accampati da ottobre davanti
alla sede della Banca centrale europea, a Francoforte. Secondo il quotidiano,
Dieci mesi dopo la
sua nascita, la scomparsa di questa enclave bohémien circondata dalle sedi
delle più grandi banche segna la fine del fenomeno ‘Occupy’ in Europa.
Lo sgombero degli
indignati a Francoforte segue infatti a quello di Londra (febbraio 2012),
Parigi (dicembre 2011) e Madrid (giugno 2011), sottolinea il quotidiano francese.
Anche se “qua e là […] c’è ancora qualche tenda”, il movimento che denuncia “il
potere del capitalismo, del denaro e delle banche”, ha “sostanzialmente
fallito” in Europa. La Croix spiega lo sgonfiamento di Occupy con “l’assenza di
un coordinamento e di una strategia globale”.
In ogni caso il
quotidiano sottolinea che nonostante l’uscita di scena del movimento “le
condizioni che hanno portato alla nascita di Occupy sono ancora lì”.
“Nasceranno altri movimenti”, spiega il politologo tedesco Tadzio Müller. Ma
“la domanda resta: dove costruire il potere sociale?”
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