Dopo aver ringraziato per la fiducia in lui riposta oggi, ha dichiarato:
“Se vogliamo cambiare la direzione intrapresa dall’Europa, che porterà solo a
maggiore austerità e a politiche di breve termine e se vogliamo uscire insieme
dalla crisi, la nostra famiglia politica deve dare l’esempio. Questo è il
motivo per cui la democrazia e la solidarietà sono l’essenza del congresso del
PSE: perché queste sono il vero cuore del progressismo e dell’europeismo”.
Stanishev ha poi aggiunto che il 9° congresso svoltosi oggi ha dimostrato che
il PSE è un partito unito e che l’obiettivo principale che si pone è far
tornare la speranza nei cittadini europei e ripristinare la fiducia nei
progetti che l’Europa pone a base del cammino per un futuro migliore.
“Le persone qui presenti oggi credono che un’alternativa all’austerità non
sia possibile, ma necessaria – ha aggiunto – abbiamo compiuto grandi passi
avanti nelle politiche economiche, sociali e democratiche. Abbiamo fatto
pressione per la tassa sulle transazioni finanziarie, per la trasparenza delle agenzie
di rating e per un sistema bancario genuino oltre che per gli Eurobonds.
Abbiamo dichiarato chiaramente quali sono i nostri piani per un candidato
democratico comune”. Sin dal primo giorno di mandato infatti le priorità della
nuova presidenza saranno il sostegno per uno sviluppo sostenibile, portare più
democrazia, trasparenza e affidabilità all’Unione Europea, sostenendo
particolarmente la campagna EuropeanYouth Guarantee, la Garanzia europea per i
giovani contro la disoccupazione.
Ha poi preso la parola Hannes Swoboda, leader dell’eurogruppo S&D, che
dopo le congratulazioni a Stanishev, ne ha elogiato il lavoro svolto sino ad
oggi, ribadendo la fiducia che pone nel nuovo presidente per la vittoria alle
elezioni nel 2014. “Non è accettabile”, ha detto Swoboda, “che i leader
conservatori dicano ai cittadini che non ci sono soldi per la scuola e per la
sanità, dal momento che quei fondi mancanti sono stati depredati da una crisi
provocata dalle banche. La finanza non ha fatto nulla per limitare il danno che
ha creato. E’ necessaria una tassa sulle transazioni finanziarie, adesso. E
questo è il dovere del congresso: questo è ciò per cui lottiamo in Europa, è il
motivo per cui abbiamo bisogno di cambiare l’Europa ed è anche il motivo per
cui l’Europa ha bisogno di noi. L’Europa cambierà solo con una forte
socialdemocrazia europea: noi”.
Dopo l’ovazione di applausi, è salito sul palco Martin Schulz, che ha
lanciato un appello nei confronti del “vergognoso” livello raggiunto dal tasso
di disoccupazione giovanile. Perciò obiettivo primario della nuova Presidenza
sarà offrire riparo ai giovani europei, costretti spesso ad emigrare,
nonostante vivano nel continente più ricco del mondo. E’ impossibile cambiare
l’Europa senza preoccuparsi dei suoi giovani. E per ottenere politiche più
efficaci la strada è una sola: un partito socialista europeo coeso.
Elisa Gambardella –
Avantionline
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