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mercoledì 5 settembre 2012

INGHILTERRA - Cameron vara il rimpasto, governo svolta a destra

Via ministro dei Trasporti contrario all'espansione di Heathrow.

Il premier inglese James Cameron ha messo in atto il primo, significativo, rimpasto di governo dalla sua salita al potere nel 2010.
Cameron in questo modo ha provato ad accontentare l'ala più a destra del suo partito: via Justine Greening, il ministro dei Trasporti contrario all'espansione dell'aeroporto di Heathrow e addio a Ken Clarke, ministro della Giustizia accusato di essere troppo liberale e sofT nella lotta al crimine.
POPOLARITÀ IN CALO. Nonostante i malumori crescenti verso il governo e il basso indice di popolarità che ha investito ormai lo stesso Cameron, sono rimasti invece al loro posto i ministri più importanti, George Osborne (Finanza), Theresa May (Interno) e William Hague (Esteri), così come il ministro dell'Istruzione Michael Gove e quello del Lavoro, Iain Duncan Smith, che Downing Street ha lodato per l'importante programma di riforme.
Il controverso ministro della Cultura, Jeremy Hunt, è stato persino promosso. Dopo aver rischiato il posto qualche mese fa per via del suo ruolo fin troppo vicino all'impero Murdoch durante l'offerta di acquisto di BSkyB, Hunt è stato promosso alla Sanità.
POLEMICHE SU GREENING. Ma è stato il licenziamento di Greening dal dicastero dei Trasporti a sollevare le maggiori polemiche.
Il sindaco di Londra Boris Johnson, anche lui contrario alla costruzione di una nuova pista di atterraggio all'aeroporto di Heathrow e favorevole invece alla realizzazione di una nuova struttura su un'isola alle foci del Tamigi, ha definito Greening «un ministro di prima classe» e dichiarato che la sua opposizione all'espansione di Heathrow poteva essere l'unica ragione per il suo trasferimento al meno importante ministero dello Sviluppo Internazionale. Al posto di Greening ai Trasporti è stato nominato Patrick McLoughlin, ex ministro dei Trasporti nei governi Thatcher e Major, che a quanto pare sulla questione di Heathrow ha unaposizione più aperta.
Ne deriva quindi, secondo Johnson, che il governo stia pensando di far marcia indietro sull'aeroporto e approvare la costruzione della nuova pista, decisione contro la quale lui promette di opporsi con forza.

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