Il film sarebbe stato co-prodotto
dall'uomo, un copto egiziano, di 55 anni, residente a Cerritos, vicino a Los
Angeles, e sarebbe stato girato da un regista di film porno.
Nakoula Basseley Nakoula non è
sconosciuto alle forze dell'ordine: nel 2009 era stato condannato per frode a
una banca, nel 1997 era stato condannato a un anno di prigione dopo essere
stato ritenuto colpevole per possesso e produzione di metanfetamina.
Sabato è stato sentito dalla polizia
federale, dopo che aveva segnalato di essere stato infastidito e aveva chiesto
la protezione della polizia.
Nakoula, presentandosi ancora con lo
pseudonimo di Sam Bacile, aveva detto al quotidiano The Wall Street Journal di
avere doppia cittadinanza, israeliana e americana e di aver ricevuto donazioni
dagli ebrei per girare il suo film, "The Innocence of the Muslims",
che dura circa due ore, tutte notizie rivelatesi fasulle ed infondate.
Un video promozionale del film è
disponibile su YouTube dal mese di luglio e presenta l'Islam come una religione
fraudolenta, mentre Maometto, il profeta musulmano, autore del Corano, è
rappresentato come un donnaiolo, un omosessuale, un pedofilo e un assassino.
Il Ministero degli esteri israeliano
ha detto ieri, comunque, che Israele non ha nulla a che fare con il controverso
film.
Il film è stato diretto da Alan
Roberts, 65 anni, autore di film pornografici, ed ha coinvolto 80 persone, che
hanno lavorato come attori o dietro le quinte.
Questi ultimi con un comunicato ieri
hanno dichiarato di essere stati "gravemente ingannati" perché la
sceneggiatura originale del film non era quella che poi è scaturita.
"Tutto il cast e la troupe di
ripresa è estremamente sconvolta", dice una dichiarazione inviata ai media
da questi lavoratori, che aggiunge: "Siamo profondamente addolorati per le
tragedie che si sono verificate".
Intervistato dalla radio americana
Radio Sawa, anche Nakoula si è detto "addolorato" per la morte del
diplomatico Stevens, ma non si è detto rammaricato per il film.
Resta da capire perché il video che
è stato su internet per mesi senza essere stato molto visto, improvvisamente
abbia infiammato i musulmani, come ha detto il portavoce del dipartimento di
stato Usa Victoria Nuland.
Resta a da capire come le autorità americane permettano a due imbecilli di produrre materiali che possono offendere le sensibilità religiose di persone troppo sensibili e ad un altro imbecille di provocare bruciando pubblicamente edizioni del Corano.
La CIA, l'FBI, l'NCIS, il CIS, le mille benedette agenzie che hanno non sono sufficienti per sapere le conseguenze di questi fatti e individuare, fermare, catechizzare tre imbecilli che provocano incidenti e morti non solo a casa loro? O forse li vogliono questi incidenti e danni collaterali, non a casa loro?
Lo scoppio della violenza
anti-americana in Medio Oriente, in Nord Africa e nel Sud-Est asiatico ha
portato all'uccisione di circa 15 persone, tra cui l'ambasciatore americano in
Libia Chris Stevens, morto in un attacco effettuato contro il consolato
americano a Bengasi.
Dagli Usa anche Hillary Clinton ha
preso le distanze dal film, definendolo blasfemo e disgustoso, sempre in ritardo però.
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