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mercoledì 17 ottobre 2012

GRECIA - Venizelos sbotta: «La Troika? È insistente»

L'ex ministro attacca Ue-Bce-Fmi. Che se ne vanno da Atene

Martedì, 16 Ottobre 2012 - Al termine di una giornata caratterizzata da grandi tensioni tra Trika e governo greco, il leader socialista ed ex ministro delle Finanze Evangelos Venizelos ha attaccato: «L'insistenza (di Ue-Bce-Fmi) è sbagliata».
Circa il ritardo per il mancato accordo sul pacchetto dei tagli al bilancio per il biennio 2013-2014 - condizione indispensabile per la concessione della nuova tranche di aiuti alla Grecia da parte dei creditori internazionali - Venizelos ha ribadito che questo «danneggia l'economia del Paese e la sua immagine sui mercati».
«Questo pacchetto di misure di austerità - ha concluso il leader del Pasok uscendo dal parlamento dopo l'incontro con il premier Antonis Samaras e con Fotis Kouvelis, leader di Sinistra Democratica. - dovrà essere effettivamente l'ultimo non solo per la salvezza dell'economia greca ma anche per convincere gli investitori a tornare nel nostro Paese».
LA TROIKA LASCIA ATENE. La Troika ha poi deciso di lasciare Atene il 17 ottobre. Lo ha riferito - secondo quanto riportano fonti di stampa online greche - il ministro del Lavoro greco, Yiannis Vroutsis. I negoziati proseguiranno ma i rappresentanti di Ue, Bce e Fmi non torneranno nell'immediato nella capitale ellenica, ha aggiunto il ministro secondo le stesse fonti.
KOUVELIS: «NO AI LICENZIAMENTI PUBBLICI». Sulla questione è intervenuto anche Kouvelis: «Le trattative con la Troika proseguiranno, ma Sinistra democratica non voterà in parlamento a favore dell'approvazione delle richieste che riguardano le riforme del mercato del lavoro».
L'aspetto più delicato del negoziato riguarda i licenziamenti dei dipendenti statali. Da giorni la Troika insiste sul fatto che Atene deve lasciare a casa 150 mila lavoratori pubblici entro la fine del 2015.

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