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venerdì 12 ottobre 2012

ITALIA - Debiti, in difficoltà ci sono 300 mila famiglie

Rapporto Bankitalia sul 2010. Calano i mutui.

Giovedì, 11 Ottobre 2012 - Le famiglie italiane che faticano a pagare i debiti sono 300 mila.
Quelle sovra-indebitate sono invece 160 mila.
È l'allarme lanciato dalla Banca d'Italia nello studio su «L'indebitamento delle famiglie italiane dopo la crisi del 2008», che ha fotografato la situazione al 2010:
Nello studio si è precisato che la percentuale di famiglie vulnerabili, con un'alta incidenza sul reddito, è rimasta invariata tra il 2008 e il 2010.
SI TRATTA DELL'1,2% DEL TOTALE. Simulazioni per il biennio 2011-2012 indicano invece «variazioni contenute» della vulnerabilità.
Le famiglie in ritardo da oltre 90 giorni nel rimborso di un prestito, presentando cioè «un'oggettiva incapacità di adempiere le obbligazioni assunte», si legge nello studio, nel 2010 erano circa 300 mila, cioè il 5,5% delle famiglie indebitate e l'1,2% di quelle totali.
SQUILIBRIO COL PATRIMONIO. Quelle sovra-indebitate sono invece 160 mila.
Si tratta di famiglie che non riescono più ad assolvere, in maniera continua, le obbligazioni connesse con il proprio debito: pari al 3% delle famiglie indebitate e allo 0,6% di quelle totali.
Per Bankitalia questa condizione di sovra-indebitamento è caratterizzata da un «perdurante squilibrio tra obbligazioni assunte e patrimonio liquidabile».
85% HA DIFFICOLTÀ A FINE MESE. Tutte le famiglie sovra-indebitate «arrivano con difficoltà alla fine del mese con il reddito a disposizione», si legge nello studio.
Nell'85% dei casi con «molta difficoltà o con difficoltà e nel restante 15% dei casi con qualche difficoltà».
La gran parte delle famiglie, circa il 70%, si trova nella condizione di sovra indebitamento per aver contratto un credito al consumo oppure un mutuo e un credito al consumo.
CHIESTI MENO PRESTITI. Nel complesso, tra il 2008 e il 2010, tuttavia, si è registrato un calo della percentuale delle famiglie indebitate, che ha riguardato esclusivamente i mutui.
Meno famiglie hanno chiesto prestiti sia per il calo della domanda di finanziamenti, per per le condizioni di offerta più restrittive.
La maggior selettività nella concessione di credito ha riguardato tutte le classi di reddito, ad eccezione della più elevata, e in particolare gli autonomi.
SCORAGGIAMENTO PER UNDER 35. In particolare, per i nuclei con capofamiglia giovane (under 35) si è osservato un «incremento considerevole» della percentuale di scoraggiati, che hanno cioè rinunciato all'idea di chiedere un prestito pensando che la loro richiesta non sarebbe stata accolta.

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