Vauro e il
germe dell’antisemitismo - Le
allegre carovane della pace hanno come priorità la contestazione al governo
israeliano. Certo Netanyahu non sembra aver preso le scelte migliori nella
questione israelo-palestinese, ma Israele è pur sempre una democrazia. Anzi, è
l’unico regime democratico in Medio Oriente. Il vignettista Vauro Senesi,
sempre in prima fila per sventolare la bandiera della pace, anche se
nell’ultimo periodo è stato autore di una vignetta dal sapore antisemita contro
la giornalista e deputata Fiamma Nirenstein che viene rappresentata con il naso
adunco (un tipico tratto sottolineato
dai manifesti della propaganda nazista per identificare gli ebrei nella società
tedesca degli anni ’30), non perde occasione di andare contro Israele e
addirittura di paragonare l’azione del governo di Tel Aviv con quelle del
regime nazista di Adolf Hitler. Un insulto eticamente grave. Una vigliaccata
per tutte quelle persone morte nei campi di concentramento e non solo.
Siria o
Iran? No, Israele! - Al di là
dei colpi bassi della matita del Fatto quotidiano, se proprio tutti
questi bravi cittadini animati da spirito amorevole volessero promuovere la
solidarietà tra i vari popoli, avrebbero dovuto scegliere altre opzioni invece
di puntare dritto su Israele. Avrebbero potuto spiegare le vele e protestare
contro la barbarie quotidiana del regime siriano contro il proprio popolo, che
provoca migliaia di morti. Avrebbero potuto scegliere di protestare contro la
brutale repressione del regime iraniano. Oppure avrebbero potuto scegliere di
protestare contro il governo Hamas a Gaza, dove le organizzazioni terroristiche
commettono un doppio crimine di guerra lanciando razzi contro i civili e
nascondendosi dietro ai civili.
La civiltà d’Israele - Niente di tutto ciò. Israele è il loro pallino. La loro fissazione. Proprio come i regimi fascisti e xenofobi del Novecento vedevano nell’ebreo il male della società, oggi la stragrande maggioranza di chi si identifica con l’estrema sinistra considera il popolo ebraico come uno dei mali assoluti. Oltre le identificazioni banali e semplicistiche con il capitalismo americano, si sceglie sempre di protestare contro Israele, l'unica democrazia in Medio Oriente dove c'è parità di diritti per donne, la stampa critica il governo,le organizzazioni dei diritti umani sono libere di agire, c'è libertà di culto per tutti e le minoranze non vivono nella paura. Che strano. In Italia non fanno altro che sventolare la bandiera dei diritti per tutti, dell’uguaglianza e della libertà di stampa e quando invece si parla di Israele fanno finta di niente.
La civiltà d’Israele - Niente di tutto ciò. Israele è il loro pallino. La loro fissazione. Proprio come i regimi fascisti e xenofobi del Novecento vedevano nell’ebreo il male della società, oggi la stragrande maggioranza di chi si identifica con l’estrema sinistra considera il popolo ebraico come uno dei mali assoluti. Oltre le identificazioni banali e semplicistiche con il capitalismo americano, si sceglie sempre di protestare contro Israele, l'unica democrazia in Medio Oriente dove c'è parità di diritti per donne, la stampa critica il governo,le organizzazioni dei diritti umani sono libere di agire, c'è libertà di culto per tutti e le minoranze non vivono nella paura. Che strano. In Italia non fanno altro che sventolare la bandiera dei diritti per tutti, dell’uguaglianza e della libertà di stampa e quando invece si parla di Israele fanno finta di niente.
Il buio
dell’ideologismo - Brutta
bestia l’ideologismo. Che errore confondere le coordinate politiche del
Novecento con quelle del nuovo secolo. Se questa gente si informasse in maniera
corretta e non ideologica, si accorgerebbe che Israele è un’oasi di civiltà in
mezzo ad un deserto di barbarie ed odio. Nello Stato Israeliano le donne hanno
pari diritti e a discriminarle non ci si pensa nemmeno, anche gli omosessuali
possono godere di diversi diritti e Tel Aviv – patria del turismo gay
internazionale – ne è l’esempio. Le minoranze religiose vivono in pace con la
maggioranza ebrea, vengono rispettate e non vivono nel terrore, l’opinione
pubblica critica senza vincoli il Governo. Le brutte notizie non finiscono qua
per gli amici dell’estrema sinistra: come riportato dal settimanale del
Corriere della Sera, Sette, Israele è l'unico Paese al mondo con più verde di
100 anni fa: "sono cresciuti 230 milioni di piante, foreste e
coltivazioni per 160 mila ettari, mille parchi naturali. Fra 220 dighe e
bacini, ogni anno si recuperano 260 milioni di metri cubi d'acqua e s'alimenta
la metà dei kibbutz e dei campi agricoli". Da quanto detto finora è
evidente la civiltà d’Israele, che coniuga principi come la fratellanza, il
multiculturalismo, la tolleranza religiosa e il rispetto per l’ambiente.
E’ facile
vivere circondati da chi nega la tua storia e vuole distruggerti? - Tutto questo non basta per estrema sinistra ed
estrema destra. Per loro Israele commette quotidianamente stermini contro il
popolo palestinese. Non voglio entrare nel merito della politica del Governo
israeliano che in questo momento storico non mi rappresenta, ma cosa dovrebbero
fare gli ebrei? Dire: prego, accomodatevi. Concludete voi quello che il
nazifascismo non è riuscito ad ultimare. Proviamo ad usare un po’
d’immaginazione e pensare a come vivremmo noi circondati dai palestinesi che
educano i loro bambini ad uccidere gli ebrei e nelle loro tv (il web ne è
pieno) incitano alla distruzione d’Israele, oppure circondati dall’Iran che
nega l’Olocausto, persegue la distruzione d’Israele e fiancheggia Hamas nella
sua battaglia.
L’antisemitismo
del nuovo millennio – La storia
non vuole prendersi gioco di queste persone, ma sono loro che non riescono ad
interpretarla in modo corretto. Così può capitare di commettere errori
grossolani e di stare, per usare una frase di una canzone di Francesco De
Gregori, “dalla parte sbagliata”. Chi nello scorso secolo ha difeso gli
ebrei e li ha salvati dalla carneficina nera, oggi difende gli assassini e si
fa controllare dalla propaganda antisionista. I metodi sono diversi e permeati
dalle nuove tecnologie, ma la matrice ideologica è sempre la stessa:
l'antisemitismo. Per chi conosce la storia d'Europa in maniera approfondita sa
bene a cosa mi riferisco, conosce quali menzogne ha dovuto subire il popolo
ebraico. Non può non ricordare che gli ebrei sono stati spesso
"usati" da chi ha detenuto il potere come la valvola di sfogo da
fornire al "popolino". Dalla Chiesa cattolica ad Imperatori, passando
per Cancellieri del Reich e non solo, gli ebrei sono stati "l'ancora di
salvezza" per questi personaggi. Il popolo ebraico è stato cacciato da una
zona all'altra d'Europa per colpe mai dimostrate e soltanto pronunciate. Sono
una miriade gli esempi e basta avere un buon manuale di storia per rendersene
conto. Oggi si usano finte foto di bambini palestinesi (è stato dimostrato, dal
Los Angeles Times e dal Jerusalem Post, che diverse immagini sono
state ritoccate) per aizzare l’odio contro gli ebrei. Oggi si usa un termine
così bello come quello dei diritti umani, per aizzare gli animi contro gli
ebrei. Di fronte a tutto questo ho solo una domanda da porre: chi è disposto ad
aprire gli occhi?
Valerio Morabito – Giovani Democratici
del Molise
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