Da Antipolitico
uno spazio politico e organizzativo comune che ha come obiettivo la costruzione sul territorio di un’area politico riformista plurale aperta al contributo di tutte le espressioni laiche e liberali
Pensare Globale e Agire Locale
PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE
martedì 30 ottobre 2012
ITALIA - Sicilia, il voto o...... il vuoto?
Tutti si lamentano, tutti a parole vorrebbero mandare a casa
questi politici, tutti scandalizzati per i loro stipendi, i loro privilegi, i
denari pubblici che sperperano, a parole sembra sempre che una rivoluzione sia
dietro l'angolo ... poi ci sono delle elezioni ed abbiamo in mano gli strumenti
per iniziare questa rivoluzione e come al solito non succede niente, non cambia
niente. Risultato finale ci ritroviamo a governare i soliti partiti contro i
quali fino al giorno prima tutti si sono scagliati. Questo è quello che sta
accadendo in Sicilia quando si è arrivati allo scrutinio di oltre due terzi dei
seggi elettorali. Ecco i numeri ancora non definitivi. Il 53% circa degli elettori
se ne sono fregati e non sono andati a votare. Del rimanente 47% solo il 21,5%
ha votato partiti che non sono implicati in scandali (Movimento 5 stelle,
Partiti comunisti di varia natura, Movimenti locali) o direttamente o
attraverso qualche loro uomo. Il 21,5% del 47% che hanno votato fa all'incirca
il 10% degli elettori. Quindi in buona sostanza solo il 10% degli elettori
siciliani hanno effettivamente dimostrato il loro malcontento alla politica
italiana. Il restante 90% o si è astenuto oppure ha votato i soliti partiti,
con il risultato che non ci sarà nessun cambiamento. Il maggior partito
siciliano di queste elezioni siciliane, il partito dell'astensionismo, è alla
fine il grande sconfitto in quanto, pur avendo la maggioranza assoluta, si
rotrovera' governato da Pd e Udc. Questo è il succo delle elezioni siciliane al
netto di tutte le chiacchere che si fanno in queste ore e che si faranno in
questa serata. A che serve l'astensionismo tanto sbandierato come una forte
protesta contro il sistema politico italiano ? A niente, a non cambiare le cose
e a ritrovarsi nella medesima melma in cui il paese sta lentamente affondando.
Se non si entra nell'ordine di idee che l'unico modo per cambiare le cose in
questo paese è andare a votare e votare chiunque, meno coloro che ci hanno
portato al disastro e che ci stanno derubando ogni giorno, la strada che ci
aspetta sarà ancora più buia di quella in cui ci troviamo adesso. Questa è la
triste realtà. Proteste, scioperi, manifestazioni, ma quando siamo chiamati
davvero a fare qualcosa di concreto o si sta a casa o si tracciano sempre le
stesse croci. E' avvenuto in Sicilia è vero, ma non ci sono elementi per
sperare che a livello nazionale le cose vadano diversamente.
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