Pensare Globale e Agire Locale

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domenica 28 ottobre 2012

ITALIA - Stabilità da 125 euro a testa

I più tartassati? Sono i liberi professionisti.

Domenica, 28 Ottobre 2012 - Un balzello da 125 euro a testa. Tanto pesano sulle tasche degli italiani le misure fiscali previste dalla legge di stabilità. E in una famiglia in cui marito e moglie sono due lavoratori dipendenti la 'tassa di stabilità' è di 421 euro. Queste le cifre calcolate e snocciolate dalla Cgil, alla vigilia della settimana decisiva per il disegno di legge.
Intanto è cresciuto il pressing per apportare modifiche al testo. Con una priorità: il lavoro e quindi il cuneo fiscale. Ma in ballo ci sono anche i timori per il dialogo tra maggioranza e governo dopo le parole dell’ex premier Silvio Berlusconi.  

I più tartassati? I liberi professionisti. Per loro tassa di 194 euro


La Cgil ha messo sulla bilancia tutte le novità fiscali previste nel ddl e ha calcolato che le riduzioni delle aliquote Irpef, l'aumento dell'Iva e le minori detrazioni e deduzioni dovrebbero avere nel complesso un impatto negativo sui contribuenti: in particolare, il contribuente medio con reddito lordo di 19.250 euro è destinato ad avere benefici per 118 euro dalla riduzione dell'Irpef, ma a sborsare 243 euro tra nuove deduzioni effettive, nuove detrazioni ed aumento dell'Iva.
55 EURO ANCHE AL PRECARIO. Il libero professionista è il più tartassato (194 euro), mentre per la lavoratrice dipendente part time il saldo tra calo dell'Irpef e aumento dell'Iva viene calcolato pari a zero. Al precario con un reddito lordo di 8 mila euro le nuove misure costeranno 55 euro, 48 al pensionato sociale, 76 al pensionato, 82 al dipendente, 107 all'operaio, 110 al quadro-impiegato.

Brunetta: «Berlusconi ha ragione.Tutto dipende dal governo»


Per il 29 ottobre, è prevista la conslusione della discussione generale in commissione Bilancio della Camera, mentre per mercoledì 31 è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti: da lì sono attesi i primi segnali sulle possibili modifiche. Mentre da martedì 30 in poi ogni giorno è buono per il confronto tra maggioranza e governo.
Il relatore del Pdl Renato Brunetta ha spiegato: i due relatori sono 'in sintonia' e Berlusconi «non ha fatto altro che ricordare i problemi sul tappeto: o si cambia o ci saranno problemi per l'esecutivo. Bisogna vedere cosa intende fare il governo».
LE POSSIBILI MODIFICHE. È cresciuto però il pressing per modificare il testo, in materia fiscale «la priorità è il lavoro, e quindi il cuneo fiscale», ha indicato il relatore Baretta, spiegando che alcuni dei punti su cui ci si confronterà sono: usare l'aumento dell'Irpef in favore del taglio del cuneo; correggere la retroattività sulle detrazioni che 'non va bene'; l'Iva. Sono allo studio anche soluzioni per le famiglie più numerose. Probabili modifiche anche sulla Tobin tax, anche alla luce dei rilievi della Consob. Infine la scuola: il leader del Pd Pierluigi Bersani chiede che ci si fermi perché la scuola «di botte ne ha prese troppe».

Su questo ci permettiamo una piccola polemica: la scuola pubblica “di botte ne ha prese troppe” mentre la scuola privata, anche con l’assenso del PD, invece di botte ha preso una paccata di centinaia di milioni pubblici.

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