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lunedì 1 ottobre 2012

SPAGNA - Premio per la comunicazione al cardinal Bertone, che si fa subito onore

Ricevendo l'ambito riconoscimento, il segretario di Stato vaticano ha superato se stesso: la Chiesa non giudica, rispetta valori diversi ed è fondata sulla ragione.

Il prestigioso premio internazionale Conde de Barcelona, giunto alla quarta edizione e dedicato a personalità o istituzioni distintesi nel campo della comunicazione, è stato attribuito al segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. Un onore irripetibile (tanto che forse qualcuno spera che non si ripeta).
In un'occasione così importante Bertone non si è lasciato scappare l'opportunità di dimostrare quanto sia grande il suo talento di comunicatore, facendo mostra di abilità degne di un sofista. «Vorrei qui menzionare» ha affermato il cardinale «un'obiezione che generalmente si fa quando il magistero della Chiesa affronta questioni non negoziabili come la tutela della vita umana, la famiglia fondata sul matrimonio o il diritto inalienabile dei genitori a offrire un'educazione religiosa ai propri figli. Si screditano rapidamente le sue proposte come se si pretendesse d'imporre la percezione ecclesiale a tutti i cittadini di società pluraliste. Lungi dal fare ciò, nella Chiesa desideriamo rispettare tutte le persone e non abbiamo la pretesa di giudicare chi non condivide la nostra visione». Un capolavoro.

Ora, se Bertone dà per scontato che i valori come la «tutela della vita umana», la famiglia «fondata sul matrimonio» eterosessuale e il diritto dei genitori di mandare i propri figli a scuola dalle suore, siano «non negoziabili», come è possibile che la Chiesa non abbia la pretesa di giudicare? Certo che giudica: ad esempio, giudica che i valori di cui sopra non siano soggetti a revisione, escludendo quindi il dialogo con chi la pensa in modo diverso. Semplice: quello che vede persino un bambino evidentemente non lo vede il re di Spagna Juan Carlos, dalle mani del quale il cardinal Bertone ha ricevuto il suddetto premio. Ma c'è di più. Il segretario di Stato vaticano ha aggiunto che la Chiesa «è sempre ricorsa ad argomenti cosiddetti 'di ragione', fondati sull'ordine naturale e iscritti nel cuore umano». Persino Pascal, che infatti non è precisamente un ortodosso, diceva che cuore e ragione dimorano in due dimensioni diverse. Qualcuno spieghi a Bertone che la ragione umana, il sentimento (sempre umano) e l'ordine naturale delle cose non sempre coincidono. Ma come si fa a spiegare qualcosa, qualunque cosa, a uno che ha appena ricevuto un riconoscimento per la comunicazione? Quel premio, a rigor di logica, bisognerebbe non averglielo dato. Ma se gli spagnoli avessero usato la logica, il premio se lo sarebbero tenuto loro.

Belinda Malaspina

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