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venerdì 26 ottobre 2012

UE - Premio Sakharov assegnato a due iraniani

Uno è il regista Jafar Panahi, l'altra è l'avvocato Nasrin Sotudeh.

Venerdì, 26 Ottobre 2012 - Il premio Sakharov per la libertà di pensiero è andato a un uomo e una donna iraniani.
Il regista Jafar Panahi e l'avvocato Nasrin Sotudeh difendono infatti i diritti umani nel loro Paese.
La decisione è stata presa all'unanimità in una riunione dei capigruppo parlamentari Ue, la 'Conferenza dei Presidenti'.
Ogni anno il riconoscimento viene assegnato a personalità distintesi nella difesa di dirittti e libertà.
PUSSY RIOT TRA FINALISTI. Nella lista dei candidati arrivati in finale c'erano anche il gruppo russo Pussy Riot e il bielorusso Ales Bialiatski, attivista per la difesa dei diritti umani attualmente in carcere.
Jafar Panahi, che nel 2000 vinse il Leonde d'Oro a Venezia con il film Il Cerchio (Dayereh), e Nasrin Sotudeh stanno scontando una condanna a sei anni per aver partecipato ai moviumenti di protesta contro il regime di Teheran dell'estate 2010.
SCHULZ: «CHIARO SEGNALE A TEHERAN». Il presidente del parlamento europeo Martin Schulz ha dichiarato al momento della proclamazione ufficiale a Strasburgo: «È una chiara condanna al regime di Teheran, esprime solidarietà e ammirazione per una donna e un uomo che non si piegano alle intimidazioni in Iran. Qui la lotta per la libertà, per la dignità umana, per la libertà d'espressione e la giustizia viene considerata, nei tribunali, un attacco alla sicurezza nazionale'.».
L'annuncio è stato inoltre accolto con una standing ovation dai deputati.
Schulz ha anche spiegato che è la prima volta che il premio viene assegnato all'unanimità dal 1994, da quando lui è entrato nel parlamento Ue.

La consegna del premio è stata fissata per il 12 dicembre a Strasburgo


Parlando della Sotudeh ha aggiunto: «si è messa in prima linea per difendere attivisti dei diritti umani, giornalisti e attivisti dell'opposizione».
E di Panahi ha detto che si tratta di un regista capace di «ritratti vivaci di un Paese complesso, ricco, bellissimo e dei suoi abitanti».
Ma, come ogni buon ritrattista, sarebbe stato in grado di sottolineare «non soltanto gli aspetti più belli, ma anche i problemi della vita iraniana e la dura realtà che esiste in quel Paese».
Il politico ha concluso facendo un appello a Teheran perché permetta ai due vincitori di essere presenti alla cerimonia di consegna prevista per il 12 dicembre durante la plenaria a Strasburgo.
MISSIONE DELLA SINISTRA A TEHERAN. Il 27 ottobre, una missione di parlamentari Ue di Sinistra del Parlamento europeo parte per Teheran per cercare di aprire un dialogo.
Alla guida c'è la finlandese dei Verdi Tarja Cronberg e il gruppo è composto dalla tedesca Cornelia Ernst (Sinistra unita), dall'austriaco Joseph Weidenholzer (S&D), dalla belga Isabelle Durant (Verdi) e dallo spagnolo Juan Fernando Lopez Aguilar (S&D).
Il rientro dovrebbe avvenire il 2 novembre.
CONSEGNARE DUE LETTERE AI VINCITORI. La contraddizione con l'insprimento delle sanzioni europee al Paese è stata sottolineata in plenaria dal leader dei conservatori britannici, Martin Callanan, che ha parlato della missione come di un atto deplorevole e di un grave errore.
«Ci pensino due volte prima di sorseggiare champagne con i protagonisti del regime iraniano» ha detto Callanan chiedendo l'annullamento in estremis della missione.
Il presidente Schulz ha spiegato che lo scopo è quello di consegnare due lettere personalemnte a Panahi e Sotudeh: «Se il regime non permetterà la consegna la missione dovrà essere interrotta e rientrare».

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