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mercoledì 21 novembre 2012

ISRAELE - Attentato su bus a Tel Aviv, Hamas si compiace ma non rivendica

Altoparlanti delle moschee diffondono la notizia, giubilo a Gaza. Diciassette feriti. Arrestato un uomo, si cerca complice

La televisione Al Aqsa, espressione di Hamas, ha detto che "Hamas si compiace per l'operazione di martirio (l'attentato al bus di Tel Aviv, ndr) e sottolinea come questa sia una risposta naturale al massacro della famiglia Al-Dalu e alla strage di cittadini palestinesi", riporta Bbc Monitoring. Il movimento Hamas, alla guida dei territori palestinesi, non ha rivendicato ufficialmente la responsabilità dell'attentato a Tel Aviv, nel quale sono rimaste ferite almeno 17 persone. Ma dagli altoparlanti delle moschee di Gaza sono stati diffusi annunci dell'operazione, che hanno suscitato il giubilo delle persone in strada.

Intanto la polizia israeliana teme che un altro ordigno sia nascosto nei dintorni del luogo dove è avvenuta l'esplosione, secondo il corrispondente di Al Jazeera. La polizia ha rafforzato le misure di sicurezza nella zona, vicina alla sede del ministero della Difesa, e ha invitato i cittadini ad allontanarsi dal luogo dell'attentato. Secondo alcuni media un uomo è stato fermato e la polizia ne sta ricercando un secondo.

E intanto proseguono i colloqui per trovare una soluzione al conflitto nella Striscia di Gaza, dopo che l'annuncio di un cessate il fuoco, dato per "imminente" ieri sera, è slittato senza alcuna altra indicazione.

Il segretario di stato americano Hillary Clinton ha un secondo incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, quello della Difesa Ehud Barak, nella residenza ufficiale del premier a Gerusalemme. L'incontro di ieri sera, durato tre ore, si era concluso all'una di notte. E intanto nella notte i raid israeliani sulla Striscia di Gaza non si sono fermati. L'esercito ha affermato di aver bersagliato "più di cento siti terroristi" disseminati sul territorio palestinese, di cui la metà erano basi sotterranee per il lancio di razzi. Secondo Israele 12 razzi lanciati nella notte da Gaza hanno raggiunto il territorio israeliano, altri 7 sono stati intercettati.

Il segretario di Stato Usa ha chiesto oggi al presidente palestinese Abu Mazen di rinviare la sua richiesta all'Onu di riconoscere lo status di osservatore alla Palestina: un voto è previsto per il prossimo 29 novembre. Clinton "ha ribadito la posizione americana ed ha esortato il presidente palestinese a rinviare" la sua iniziativa, ha confermato il negoziatore Saeb Erekat. L'Autorità palestinese si presenterà alle Nazioni Unite il prossimo 29 novembre per richiedere di elevare il proprio status da "entità osservatrice" a "stato non membro", nonostante la richiesta di rinvio. "Il presidente le ha risposto che i palestinesi non andranno all'Onu per sfidare gli Stati Uniti o chiunque altro, ma per salvare la soluzione dei due Stati e per sostenere il processo di pace", ha detto il capo dei negoziatori dell'Anp, Saeb Erekat.

Le ostilità sono proseguite anche ieri fino a tarda sera tra Israele e Gaza, con diversi raid israeliani sul territorio palestinese e lanci di razzi dalla Striscia sul territorio israeliano, che hanno causato la morte di un soldato e di un civile israeliani. Sul fronte palestinese ieri si sono contate 26 vittime, nel sesto giorno di offensiva, con un bilancio totale di 135 palestinesi uccisi, di cui molti bambini, e 5 israeliani.

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