Pensare Globale e Agire Locale

PENSARE GLOBALE E AGIRE LOCALE


venerdì 16 novembre 2012

ISRAELE /HAMAS - Tregua violata

Premier egiziano a Gaza, ma i raid continuano. In due giorni 27 morti.

Venerdì, 16 Novembre 2012 - È guerra aperta tra Israele e Hamas, in una nuova e sanguinosa escalation di violenza, dopo l’uccisone di Ahmed Jabari, comandante del braccio armato della fazione islamica (Brigate Alqassam), uomo forte di Gaza e regista della cattura di Ghilad Shalit.
Il bilancio è per il momento di almeno 24 vittime, 21 tra civili e miliziani palestinesi e tre civili israeliani al confine di Kyriat Malachi. Sono oltre 200 invece i feriti fra la popolazione di Gaza. Secondo quanto riporta il corrispondente di Al Jazera, Nadim Baba, gli ospedali di Gaza City «sono allo stremo».
Nella notte tra giovedì 15 e venerdì 16 l'aviazione militare israeliana ha condotto nuovi violenti bombardamenti sulla Striscia di Gaza, ha reso noto il ministero dell'Interno di Hamas. Mentre i razzi lanciati da Hamas hanno bersagliato anche Tel Aviv, dove le sirene hanno suonato in tutta la città, per la prima volta, dopo 21 anni dagli attacchi di Saddam Hussein ai tempi della prima guerra del Golfo.
Da parte sua, l'esercito israeliano parla di 11 razzi sparati da Gaza dalla mezzanotte scorsa, e di decine, fatti invece partire nella mattinata. I razzi hanno colpito numerose località nel Sud del Paese, fra cui Ashqelon ed Ashdod.
ARMISTIZIO DISATTESO. Israele aveva però lanciato un armistizio, caduto nel vuoto, decidendo di sospendere l'offensiva, durante la visita di tre ore del premier egiziano Hisham Kandil, già arrivato nella Striscia di Gaza.
«Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha accolto una richiesta dell'Egitto per uno stop di ogni operazione militare su Gaza durante la visita del premier egiziano di stamattina, che dovrebbe durare per circa tre ore», ha affermato un collaboratore del premier israeliano. Tuttavia Netanyahu aveva posto una precisa condizione: che in quel lasso di tempo dalla Striscia non venisse aperto il fuoco. Scopo della missione, è stato spiegato in Egitto, è di esprimere solidarietà ai palestinesi della Striscia e di verificare quali aiuti possano essere più urgenti.

7.53 - KANDIL ARRIVATO A GAZA. Il premier egiziano Hisham Kandil è arrivato nella striscia di Gaza. Lo affermano fonti di Sicurezza di Hamas.

8.02 - DECINE DI RAZZI SU ISRAELE. Decine di razzi sparati da Gaza hanno colpito numerose località nel Sud del Paese fra cui Ashqelon ed Ashdod. Ingenti i danni materiali, ma finora non si segnalano vittime. Un portavoce militare ha intanto precisato che Israele ha richiamato 16 mila riservisti. In prevalenza si tratta di unità di fanteria e del genio.

9.15 - HANIYEH ACCOGLIE PREMIER EGIZIANO IN OSPEDALE SHIFA. Il capo dell'esecutivo di Hamas a Gaza Ismail Haniyeh è apparso in pubblico per la prima volta negli ultimi tre giorni quando ha ricevuto il premier egiziano Hisham Kandil nell'ospedale al-Shifa. Lo ha riferito il sito web Ynet. La scorsa notte la marina israeliana ha colpito un generatore elettrico attiguo alla abitazione privata di Haniyeh, nel campo profughi palestinese Shati. Secondo la radio militare l'attacco, che non ha provocato vittime, doveva essere un 'monito' per il dirigente di Hamas.

9.19 - PALESTINESI NON CESSANO ATTACCHI. Proseguono nella mattina gli attacchi palestinesi da Gaza verso Israele, nonostante l'annuncio del premier Benjamin Netanyahu di uno stop dei raid israeliani durante la visita di tre ore del premier egiziano, Hisham Kandil, nella Striscia. La radio militare ha riferito di attacchi alle città di Ashqelon e Beer Sheva.

9.26 - ISRAELE RIPRENDE I RAID. Dopo poche ore dall'annuncio di un cessate il fuoco in concomitanza con la visita del premier egiziano, Israele ha ripreso i raid su Gaza colpendo il Nord della Striscia. Lo ha riferito il sito di al Arabiya citando fonti della sicurezza.

9.28 - APPPELLO ALLA CALMA DA RE SAUDITA. Il re saudita Abdallah ha lanciato un appello per far prevalere «la saggezza e la ragione» durante una conversazione telefonica con il presidente egiziano Mohamed Morsi sulla situazione a Gaza. Il sovrano ha detto a Morsi che bisogna «calmare la situazione e far prevalere la saggezza e la ragione e non l'ira».

9.38 - MORTI DUE PALESTINESI. Due palestinesi sono rimasti uccisi nel raid israeliano lanciato nella zona di Jabalya, nel Nord della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche. La loro identità è per il momento sconosciuta.

9.55 - KANDIL: «RAID ISRAELE SONO AGGRESSIONE». «Gli attacchi sulla Striscia di Gaza sono un'aggressione». Lo ha detto il premier egiziano, Hisham Kandil, sottolineando che il mondo deve agire per fermare gli attacchi.

10.00 - KANDIL: «NON RISPARMIEREMO SFORZI PER LA TREGUA». L'Egitto «non risparmierà alcuno sforzo» per raggiungere una tregua a Gaza. Lo ha detto il premier egiziano Hisham Kandil durante la visita in un ospedale della Striscia.

10.02 - ISRAELE: «NESSUN ATTACCO DURANTE VISITA KANDIL». Le forze armate israeliane non hanno condotto alcun attacco nella Striscia di Gaza da quando vi è entrato il premier egiziano Hisham Kandil. Lo ha dichiarato un portavoce militare israeliano.

10.05 - ISRAELE: «ESTRANEI A MORTE DEI DUE PALESTINESI». Secondo il portavoce militare, Israele è estraneo alla deflagrazione che ha provocato nel campo profughi di Jabalia la morte di due palestinesi. «Nelle ultime tre ore - ha precisato - da Gaza sono stati sparati verso Israele una sessantina di razzi».

10.10 - ATENE: «MANTENERE SANGUE FREDDO». Il governo greco ha fatto oggi appello a Israele e ad Hamas a dar prova di «senso di responsabilità, contenimento e sangue freddo» per evitare le «drammatiche ricadute» di una escalation dei combattimenti in corso nella Striscia di Gaza. A dichiararlo il ministro degli Esteri ellenico Dimitris Avramopoulos: secondo il comunicato, i lanci continui di razzi da parte di Hamas verso il territorio dello Stato ebraico sono «del tutto da condannare» ed è «al tempo stesso necessario che Israele eviti l'escalation e soprattutto le perdite di civili a Gaza».

10.21 - GAZA, BOMBARDATA SEDE MINISTERO INTERNO DI HAMAS. L'Aviazione israeliana ha bombardato la sede del ministero dell'Interno di Hamas, nel quartiere meridionale di Tel al-Hawa a Gaza città. Ci sono stati alcuni feriti, per lo più abitanti di una zona residenziale adiacente. L'ala del dicastero colpita più direttamente è quella che ospita gli archivi del registro civile, con dati relativi agli ultimi settant'anni: fonti ministeriali hanno peraltro assicurato che al 90% la documentazione è digitalizzata e quindi recuperabile.

10.45 - KANDIL RIENTRATO AL CAIRO, A TAHRIR MANIFESTAZIONI CONTRO ISRAELE. Il premier egiziano, Hisham Kandil, è rientrato al Cairo insieme alla delegazione di ministri che lo ha accompagnato. Centinaia di egiziani hanno cominciato ad affluire a piazza Tahrir per una manifestazione a sostegno del popolo palestinese e contro i raid aerei israeliani su Gaza. La manifestazione è promossa da vari partiti politici e dai Fratelli musulmani.

11.04 - MINISTRO ESTERI TUNISI SABATO A GAZA. Il ministro degli Esteri tunisino Rafiq Abdessalam è previsto si rechi sabato 17 novembre nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito la tivù panaraba al Jazira, citando fonti proprie. L'emittente del Qatar è vicina alla Fratellanza musulmana.

11.12 - LA TURCHIA APRE A ISRAELE: «DIALOGO PER FINE CRISI DI GAZA». Nonostante il gelo calato sulle relazioni bilaterali da due anni, dopo l'assalto israeliano alla flottiglia per Gaza che fece nove vittime fra gli attivisti turchi nel 2010, il vicepremier di Ankara Bulent Arinc ha proposto allo stato ebraico di avviare un dialogo per porre fine alla crisi di Gaza. Arinc ha affermato che Turchia e Israele «dovrebbero avviare conversazioni almeno su questo punto, per porre fine a questa tragedia e agli attacchi».

11.39 - CRISI ISRAELO-PALESTINESE IN AGENDA ESTERI UE. I ministri degli esteri dell'Ue discuteranno lunedì dell'esplosiva situazione in Medio Oriente. È quanto si apprende da fonti diplomatiche. Il tema, che non era originariamente nell'agenda del Consiglio Ue affari esteri, potrebbe diventarne invece l'argomento di discussione principale. Le diplomazie dei 27 sono al lavoro per arrivare tra oggi e lunedì a una presa di posizione comune sull'acuirsi delle tensioni.

11.47 - LA MERKEL «ISRAELE HA DIRITTO E DOVERE DI PROTEGGERSI». La cancelliera Angela Merkel si è detta «molto preoccupata per l'escalation» di violenza in Medio Oriente. Lo ha detto il suo portavoce Georg Streiter a Berlino. «La cancelliera tedesca Angela Merkel fa appello all'Egitto perché usi la sua influenza su Hamas per invitare a placare la violenza in Medio Oriente. Israele ha il diritto e il dovere di proteggere il suo popolo». La cancelliera Angela Merkel ha attribuito piena resposabilità della escalation delle violenze in Medio Oriente ad Hamas: «Non c'è alcuna giustificazione per il lancio di razzi su Israele».

11.50 - NOVE COOPERANTI ITALIANI BLOCCATI A GAZA. Nove i cooperanti italiani presenti a Gaza. Il dato è aggiornato alla sera di giovedì 15 novembre. È possibile che alcuni, ha spiegato Silvia Stilli, della Piattaforma ong italiane in Medioriente, siano già usciti dalla Striscia con un convoglio delle Nazioni unite che ha lasciato la zona nelle ultime ore. Gli altri si trovano in un appartamento di Gaza City da due giorni e potrebbero aggregarsi a un nuovo convoglio. Ieri rappresentanti delle ong hanno incontrato il console italiano a Gerusalemme per studiare il da farsi. Si stanno verificando le condizioni di sicurezza per arrivare fino al confine. Per alcuni tratti di strada sembrano esserci, per altri no. «Da molti mesi - ha sottolineato Stilli - le ong hanno segnalato questa problematicità anche alle istituzioni europee, avvisandole che nel momento in cui ci sarebbe stata la massima allerta le condizioni di sicurezza non sembravano garantite. Hanno sollecitato le istituzioni ad avere un piano», pronto per quando si sarebbe verificata l'emergenza. L'emergenza è arrivata, ha concluso, e il piano non c'è.

11.50 - UE, ASHTON: «ISRAELE REAGISCA IN MODO PROPORZIONATO». L'Alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton si è detta «profondamente preoccupata per l'escalation di violenza in Israele e a Gaza» e ha chiesto che gli attacchi di Hamas cessino e che la risposta di Israele sia proporzionata. «Israele ha il diritto di proteggere il suo popolo da questo tipo di attacchi. Sollecito Israele ad assicurare che la sua risposta sia proporzionata», ha aggiunto Ashton.

13.55 - GAZA, OTTO I COOPERANTI ITALIANI: «ANCORA NIENTE EVACUAZIONE». «In totale siamo 8 cooperanti italiani. C'è stato un primo tentativo di evacuazione ma è fallito e credo che fino a domani non ci saranno nuovi tentativi». Lo ha affermato una cooperante italiana a Gaza, spiegando che lei e i suoi colleghi al momento sono nel «palazzo di Abu Ghalion, accanto alle residenze del personale internazionale, in una zona possiamo dire più sicura. Ma sentiamo continuamente i rimbombi dei bombardamenti israeliani. Stanotte non abbiamo chiuso occhio».
Secondo quanto spiegato dalla cooperante - che si chiama Adriana - il tentativo di evacuazione è fallito in quanto è necessario «un coordinamento delle Nazioni unite con le autorità di Hamas e quelle israeliane, e finora questo coordinamento non è stato raggiunto». In ogni caso un'eventuale evacuazione va «ben pianificata perché in questi casi stare qui è molto rischioso ma spostarsi può essere ancora più rischioso», ha evidenziato la cooperante spiegando come il gruppo di italiani sia «in continuo contatto» con il Consolato generale italiano a Gerusalemme. Soffermandosi sulla situazione delle ultime ore nella Striscia la cooperante ha poi raccontato come gli israeliani «stiano bombardando ovunque, anche in diverse zone di Gaza City. Dai nostri amici e colleghi palestinesi che si trovano in altre aree della Striscia abbiamo testimonianze di bombardamenti anche in zone densamente abitate».

12.14 - BRIGATE AL QASSAM, L'OBIETTIVO È IL PARLAMENTO ISRAELIANO. Le brigate Al Qassam, il braccio armato del gruppo Hamas, avrebbero in programma un lancio di missili sulla Kneset di Gerusalemme, il parlamento israeliano. La notizia è stata data dal profilo Twitter delle Alqassam Brigades ‏.

12.32 - ANCORA SIRENE A TEL AVIV. Sirene di allarme risuonano a Tel Aviv. È stata udita una esplosione.

12.44 - MISSILE VERSO TEL AVIV CADUTO IN MARE. Il missile sparato da Gaza verso Tel Aviv «non è caduto sulla terraferma», ma in mare. Di conseguenza non ha provocato vittime né danni. Lo ha riferito la televisione commerciale Canale 10, citando fonti della polizia.

12.58 - TEL AVIV, APERTI I RIFUGI DOPO 21 ANNI. Il municipio di Tel Aviv ha annunciato l'apertura dei rifugi pubblici, L'ultima volta che gli abitanti di Tel Aviv erano stati costretti a riparare nei rifugi fu nel 1991, quando la città fu colpita a più riprese da missili iracheni Scud. Il municipio di Tel Aviv ha consigliato agli abitanti di verificare dove sia il rifugio pubblico più vicino, in particolare a quanti non abbiano nei loro appartamenti stanze dalle pareti rafforzate.

13.03 - GAZA, UCCISO SOSPETTO COLLABORAZIONISTA CON ISRAELE. Un uomo sospettato di collaborazionismo con Israele è stato ucciso da miliziani palestinesi ed il suo corpo è stato abbandonato in una strada nel centro di Gaza. Le immagini del cadavere - coperto in parte da un cartello dove sono state descritte le sue 'colpe' - sono state divulgate su internet. Attorno a lui si vedono nel breve filmato diverse persone intente a riprendere la scena con i propri telefonini. L'uomo si chiamava Ashraw Aweida.

13.05 - MORSI: «DA ISRAELE AGGRESSIONI CONTRO L'UMANITÀ». Il presidente egiziano Mohamed Morsi ha tuonato contro Israele definendo gli attacchi su Gaza «una eclatante aggressione contro l'umanità». Lo ha riferito l'agenzia di stampa egiziana Mena.

14.51 - MORTI TRE PALESTINESI: UN MILIZIANO, UN BAMBINO E UNA DONNA. Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime palestinesi nel nuovo conflitto esploso nei giorni scorsi fra Israele e Hamas. Fonti mediche palestinesi - citate dall'agenzia di stampa palestinese Maan - hanno riferito che nelle ultime ore un miliziano di Hamas (Ismail Kandil) è stato ucciso dal fuoco israeliano. In un ospedale di Gaza sono nel frattempo deceduti due feriti ricoverati nella prima mattinata: Mohammed Sadallah, di appena tre anni, e una donna di nome Tahrir Suleiman di 22 anni. Il bilancio complessivo delle vittime palestinesi in questa tornata di violenze dovrebbe essere di almeno 23 morti, anche se fonti ufficiali a Gaza non hanno ancora pubblicato oggi dati definitivi. Nel sud di Israele tre soldati israeliani sono stati feriti in modo medio da un colpo di mortaio palestinese sparato da Gaza. Nella stessa zona un razzo anticarro palestinese ha distrutto una jeep di giornalisti, i quali sono rimasti tuttavia illesi.

15.26 - MANIFESTAZIONI IN CISGIORDANIA: «BOMBARDARE TEL AVIV». «Migliaia di palestinesi hanno manifestato in Cisgiordania, a sostegno della popolazione della Striscia di Gaza: lo slogan più gridato è stato l'invito a Hamas a 'bombardare Tel Aviv'. I manifestanti hanno bruciato le bandiere di Israele e issato l'effige del comandante Ahmed Jaabari, ucciso mercoledì 14 novembre in un raid israeliano mirato

15.46 - BRIGATE QASSAM: «ABBATTUTO CACCIA ISRAELIANO». Le brigate Izzeddin al Qassam di Gaza hanno affermato di aver abbattuto un caccia israeliano con un missile terra-aria. I miliziani lo hanno annunciato sul loro account Twitter

15.50 - SIRENE A GERUSALEMME. Le sirene di allarme sono risuonate a Gerusalemme. Lo hanno affermato testimoni.

15.58 - AL QASSAM: «RAZZO SU GERUSALEMME». Le Brigate al Qassam rivendicano il lancio di un razzo su Gerusalemme.

16.14 - RAZZO CADUTO ATTORNO A GERUSALEMME: NESSUN FERITO. Il razzo palestinese lanciato dalle Brigate al Qassam è caduto su un villaggio attorno a Gerusaleme: non si sono registrati feriti

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